E’ in distribuzione nelle migliori librerie il nuovo libro di Raffaele Sivolella dal titolo “Inferno e paradiso”. “Inferno e paradiso è un intreccio di storie: quella dell’autore e quelle di sedici ragazzi di Scampia, scritte di loro pugno. È un’opera intrisa di amore e di verità che desidera smentire il senso comune – portato dai pregiudizi, dall’indifferenza e dalla disattenzione a mettere fortemente in dubbio la possibilità di scorgere il bene nel male – facendo emergere, attraverso i suoi molteplici e unici punti di vista, la loro possibile coesistenza. Un po’ come accade, dopotutto, in ogni periferia, in ogni città, in ognuno di noi.”

Raffaele Sivolella racconta, con mano sapiente e leggera, il senso-non senso di annose etichettature, insopportabili stereotipi e ingiusti assiomi. Lo scrittore ci guiderà saggiamente tra giovani storie di chi abita Scampia, cammina le sue strade, respira la sua aria e cresce all’ombra delle sue Vele.

“L’intento di Raffaele – scrive nella postfazione Padre Fabrizio Valletti, gesuita, dirige da 15 anni il Centro Hurtado nel cuore di Scampia – non è quello di una indagine sociologica. E’ onesta ricerca di una ragione politica, sociale, religiosa, culturale, per elaborare intorno a un fenomeno urbanistico, di costume e di criminalità, la via d’uscita da un ghetto, da un pregiudizio che condiziona soprattutto i giovani. E’ una ipotesi di riscatto e di libertà che deve e che può interessare tutte le periferie, comprese quelle che fanno soffrire una città splendida e insieme povera come Napoli. Persiste una esposizione mediatica, come quella offerta dalle fiction televisive, che a mio parere offre una falsificazione culturale che ha impresso il marchio Gomorra sull’intera popolazione di Scampia. C’è da rallegrarsi allora – conclude Valletti – che le testimonianze raccolte da Raffaele, con intelligente curiosità, siano anche una ricchezza etica che interpella noi adulti, insegnanti, preti, amministratori, cittadini, per riconoscere la volontà dei giovani a un impegno politico, espressione di un sentire democratico e di un desiderio di partecipazione”.

Nel percorso che offre lo scrittore si coglie il respiro di sofferenza e lo sguardo limpido di chi è riuscito a vedere il bene e a volerlo seguire.

Raffaele Sivolella è nato nel 1987 a Napoli, ma vive a Calvizzano. All’attività di scrittore unisce quella di formatore del Corso Pari a Pari e testimonial del Progetto Scuola con Progetto Itaca – la realtà italiana più attiva nel campo della Salute Mentale – e quella di facilitatore di gruppo con A.M.A. Ceprano – una delle pochissime associazioni che organizza seminari in tutta Italia rivolti a chi ha perso un caro per suicidio. Relatore a numerosi convegni, ha partecipato, per conto di Progetto Itaca Napoli, a un Training presso la Fountain House di Manhattan, New York, la prima Clubhouse nata nel mondo. L’opera che nel 2010 ha segnato il suo esordio letterario, Il buio nell’anima, ha avuto numerose ristampe, con presentazioni in ogni parte d’Italia, promosse anche da enti e organismi istituzionali. A questa ha fatto seguito nel 2012 La stanza del gruppo, narrazione a più voci sul disagio mentale, oltre a due raccolte poetiche: Viveremorirerinascere (2013) e Spirito Libero (2014). Sivolella è stato uno dei vincitori della Prima edizione del “Premio Culturale Città di Calvizzano”, organizzato dal blog “calvizzanoweb”.

“Non ci eravamo sbagliati – afferma Pasquale Rosiello, responsabile del blog – nell’intravedere in Raffaele Sivolella grosse doti artistico-letterarie. Sono sicuro che in futuro, di lui,  ne sentiremo parlare più spesso, perché in cantiere ha numerosi progetti importanti”.

Il libro costa 12 euro e sarà presentato in anteprima martedì 19 aprile, ore 11.00, all’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Vittorio Veneto” sito in via Labriola lotto 11/K ( a 200 metri dalla fermata Scampia del metrò collinare). Oltre all’autore, interverranno Olimpia Pasolini, dirigente dell’ISIS “Vittorio Veneto”; Davide Cerullo, fotografo e scrittore, nonché autore della copertina del libro; Padre Fabrizio Valletti, direttore del Centro Hurtado; Alessandra Clemente, assessore alle Politiche Giovanili, Innovazione e Creatività del Comune di Napoli.   

 

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