Il Comune ha fatto sul serio sul taglio dell’acqua a chi non pagava le bollette, solo durante il periodo in cui è stato Commissario il “prefetto di ferro”, Gabriella Tramonti. Per rendere più incisiva la sospensione della fornitura, fu varato un nuovo regolamento del servizio idrico, con degli indirizzi ben precisi, dettati dal Commissario. Il vecchio regolamento pure prevedeva la sospensione della fornitura per morosità, ma, con le modifiche apportate, la sospensione è diventata una certezza, anche se è stata applicata solo durante il periodo di commissariamento. L’acqua fu staccata a due condomini: uno in via Marano-Pianura e l’altro in via San Rocco 271. Doveva essere staccata anche al condominio Spada, di via San Tommaso D’Aquino, ma la proprietaria onorò in tempo tutti i 14mila euro di debito.  Per quanto concerne i parchi Di Maro (44mila euro) e Neola (49mila euro iniziali, ma diminuiti perché una tranche fu già pagata al Comune), non si provvide più al distacco poiché, in entrambi, alloggiavano persone disabili.

“Nel frattempo – dichiarò a un giornale locale la dottoressa Claudia Gargiulo, dirigente dell’Area Economico e Finanziaria –  abbiamo inoltrato richiesta all’Inps per farci pervenire la documentazione riguardante le due disabilità. Inoltre, abbiamo anche predisposto, per entrambi i parchi, un piano di rateizzo del debito in sei parti, in modo di metterli in condizione da pagare”.

Come è andata a finire? Lo speciale acqua continua.

 

Domenico Rosiello

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