Sant’Antimo. Assolto in secondo grado Stefano Ranucci, accusato di un omicidio commesso nel lontano 1998. L’uomo fu coinvolto nel delitto di Anna Sodano, una collaboratrice di giustizia, all’epoca dei fatti a capo di  una piazza di spaccio legata al clan Sarno. A coinvolgerlo nei fatti furono altri affiliati alla cosca.

I gregari lo accusarono di aver fatto parte dell’organizzazione dell’omicidio della donna il cui corpo fu fatto sparire nel nulla. Secondo gli affiliati il cadavere fu portato a Sant’Antimo da Ranucci che avrebbe dovuto occultarlo. Dopo anni di processo gli avvocati Paolo Trofino e Maria Lampitella hanno dimostrato la labilità delle dichiarazioni degli organizzatori, poi pentitisi, scagionando a tutti gli effetti Ranucci che è stato assolto completamente.

Durante il processo sono emersi vari fattori tra cui l’incongruenza delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, particolari che hanno poi condotto alla decisione di oggi emessa dalla Corte d’Assise d’Appello.

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