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Si è concluso da poche ore il corteo contro gli aumenti della Tares e l’inceneritore in questo articolo troverete tutte le foto e i video della manifestazione. Più di mille i cittadini che sono scesi in piazza per la prima volta dopo la manifestazione del 16 gennaio. Il corteo di oggi di certo però ha risentito dei provvedimenti di Polizia emanati ieri che hanno avvelenato un clima già teso. Il corteo si è svolto nella maniera più pacifica e ordinata possibile. Molti però gli “assenti” per una manifestazione che avrebbe dovuto riempire le strade della città come quella di Settembre ma che non ha avuto lo stesso successo di partecipazione: c’erano gli studenti e i disoccupati, c’erano le facce note della protesta ma non c’erano le scuole e le parrocchie. Fischi del corteo al passaggio sotto la sede dei partiti politici e grida “assassini” sotto al Municipio.

In allegato il link con il comunicato ufficiale del comitato.

20.35 Il corteo si è sciolto in Piazza Gramsci

20.09 Il corteo è adesso in via Aniello Palumbo.

19.34. Il corteo si sta sondando adesso sul corso Campano. Si trova nei pressi del palazzo comunale.

19.30 Non sono presenti politici, né parroci. Ci sono alcuni esponenti del movimento 5 stelle che hanno il volto coperto da un fazzoletto bianco e dicono di partecipare come cittadini.

Ore 19.23 Intanto, in piazza Matteotti si trova  un folto gruppo di giovani che aspettano di aggregarsi ai manifestanti. Si registra anche il sostengo dell’associazione “Giugliano bene Comune”. I manifestanti hanno chiesto alle forze dell’ordine di non stare troppo addosso al corteo e di mantenere le distanze.

Ore 19.13 Corso Campano bloccato momentaneamente dal traffico. Il comando dei vigili urbani si è attivato tempestivamente per far scorrere le macchine lungo via Roma e corso Campano per non impedire che il corteo si fermi bruscamente

Ore 19.1o Cori contro la politica e contro la tares. Il corteo si sta svolgendo pacificamente. I giuglianesi lentamente stanno lasciando le case e si stanno unendo al corteo.

Ore 19.01 In altri mondo è possibile ( acerra), Comitato per la difesa dell’ambiente e della salute -volontari per Francesco ( acerra), Usb ( unione sindacale base) , Comitato attivisti campani per difendere salute e ambiente ( Napoli), Comitato Giugliano mare, Comitato no inceneritore, Mamme vulcaniche, Antifà Giugliano, Comitato studenti no inceneritore, Comitato disoccupati voce sommersa ( Giugliano), Comitato acqua pubblica e bene comune (Giugliano), 18.54 Il corteo si ingrossa strada facendo. Altri comitati si sono aggiunti al corteo. Un manifestante dice: “Ci hanno sommerso di monnezza ora ci stanno uccidendo con le tasse. Basta!”. Assente Tammariello che ha avuto  un mancamento.

18.46. Il traffico è già in tilt. Via Aniello Plaumbo è bloccata.

18.36. Il corteo è partito e sta marciando su corso Campano. Cori e bandiere animano la manifestazione. A sfilare lungo le vie del centro circa 500 persone.

18.30 Poche le persone che alle 18 si sono riunite fuori la metropolitana di Giugliano. Gli organizzatori hanno ritardato la partenza di 30 minuti. Per ora i vigili urbani si sono attivati per far fluire al meglio la viabilità cittadina. Piazza Gramsci, punto d’arrivo del corteo, è già presidiato da due volanti dei carabinieri e da diversi agenti

 

Ore. 18.15 Ci sono circa 100 persone presso la stazione metro di Giugliano. Diverse camionette di polizia. Per adesso il corteo non è ancora partito. I comitati si stanno organizzando e tra qualche minuto comincerà il corteo che si snoderà lungo le vie del centro.

Il corteo partirà alla 18 dalla stazione metropolitana. Il comunicato dell’evento pubblicato su fb. “La città di Giugliano sta attraversando uno dei momenti più bui della propria storia, stanno emergendo tutte le inefficienze frutto dell’operato di una classe politica incapace e collusa che nel corso di questi ultimi anni ha curato soltanto i propri interessi, cancellando ogni speranza si crescita e sviluppo della città di Giugliano. La svendita del territorio ha coinciso con la svendita delle coscienze di una intera comunità; l’omertà diffusa e l’assenza di senso civico hanno permesso la diffusione di un malcostume che ha minato alla radice il concetto stesso di bene comune.
Lo scioglimento dell’amministrazione comunale per infiltrazione camorristica non ha fatto altro che sancire ciò che tutti sapevano. Oggi siamo una comunità priva di rappresentanza democratica. Lo stato ha inviato i propri uomini per amministrare la casa comunale, ripulendola da chi è colluso con la camorra. Tuttavia, i burocrati non si stanno dimostrando all’altezza del compito loro assegnato: la Tares e la mancata raccolta differenziata hanno messo in luce i limiti del commissariamento.
La cittadinanza è chiamata a dimostrare e a manifestare il proprio dissenso in merito a quanto è accaduto e sta accadendo: è ora di rialzare la testa e di far prevalere il senso civico del popolo giuglianese. Richiedere una tassa equa e solidale, pretendere una vera Raccolta Differenziata e reclamare il NO all’inceneritore rappresentano qualcosa che va oltre la mera rivendicazione: è il popolo che autonomamente si pone a garanzia della democrazia e della giustizia; è il popolo che in assenza delle istituzioni diventa istituzione; è il popolo che si regala un momento di sana partecipazione politica.
L’attuale gestione dei rifiuti rischia di far aumentare ancora di più la Tares. Per evitare simili orizzonti bisogna pretendere una vera Raccolta Differenziata porta a porta, i commissari devono mettere in campo azioni di trasparenza e garantire gli interessi del popolo e non quelli dell’impresa. Ad oggi nessuno sa quale sia la percentuale e la qualità di raccolta differenziata raggiunta, nessuno sa se alla ditta vengano applicate o meno le penali previste dal capitolato. A queste e ad altre domande i commissari devono dare risposte e le devono dare direttamente ai cittadini mediante strumenti comprensivi e trasparenti.
Chiediamo a tutti i cittadini e a tutte le realtà associative di sottoscrive e condividere l’appello e quindi partecipare alla manifestazione dell’8 febbraio 2014.
La stessa richiesta non la facciamo ai partiti politici, perché in questi anni la lotta per gestire il potere fine a se stesso ha prevalso su tutto il resto ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti”

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