Casoria. Sono accusati di aver rapinato un centro carini a Capodrise con la complicità di alcuni dipendenti. E’ con questa accusata che sei persone sono state condannate a ventidue anni e mezzo di reclusione dalla Corte di Appello di Napoli. I reati contestati vanno dalla rapina, alla resistenza e alla ricettazione. 

Gli imputati, come riporta EdizioniCaserta.it, sono di Casoria, Caivano ed Orta di Atella. Secondo l’accusa, nel dettaglio, la banda è responsabile della commissione di due rapine, ai danni di un grossista di carni, con sede a Capodrise, avvenute a dicembre 2013 ed a gennaio scorso. Nell’ambito dei due colpi, i sei sono riusciti a portare via un bottino di 30mila euro e furgone carico di merce, poi recuperato in quel di Casoria, a seguito di un inseguimento effettuato da una pattuglia dei carabinieri.

In questa circostanza, i rapinatori, durante la rocambolesca fuga, hanno imboccato una strada in contromano, finendo così per causare un sinistro stradale, che ha portato al ferimento di una giovane donna.

Ad incastrare la banda dei rapinatori le intercettazioni telefoniche, che hanno permesso i basisti dell’organizzazione, che avrebbero fornito informazioni ai complici sulle modalità del trasporto dell’incasso e, nella seconda rapina, di fornire la chiave originale del furgone rapinato. Nel corso delle stesse indagini condotte dai carabinieri di Marcianise, inoltre, sono stati accertati altresì alcuni episodi di estorsione posti in essere dagli attuali arrestati con il metodo del c.d. “cavallo di ritorno” in danno di proprietari di veicoli.

LE CONDANNE

Riccardo Cerchia (Caivano) 4 anni

Antonio D’Angelo (Orta di Atella) 3 anni

Mauro Arignano (Casoria) 2 anni e 10 mesi

Alessio De Rosa (Caivano) 2 anni e 10 mesi

Raffaele Lionelli (Caivano) 3 anni e 10 mesi

Tommaso Russo (Casoria) 5 anni

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