Restano al palo il recupero e la valorizzazione del Castello Monteleone. L’antico maniero di epoca angioina doveva, nei progetti delle varie amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi venticinque anni, essere ristrutturato e adibito in parte a museo dell’arte contadina, raccogliendo nelle stanze del primo piano tutti i reperti e i ritrovamenti archeologici dell’intero comprensorio giuglianese. Il primo progetto risale addirittura al 1988: prevedeva l’acquisto del castello per circa 300milioni di vecchie lire, e il reperimento per le famiglie che abitavano nelle stanze del seicentesco edificio, di abitazioni popolari comunali. Il progetto, redatto dall’architetto Patrizia Musella, fu prima discusso in commissione e poi in consiglio. Sembrava tutto fatto, anche i finanziamenti erano considerati un problema marginale. Poi non se ne fece più nulla. Attualmente sono in corso i lavori di messa in sicurezza della struttura, ma sono stati commissionati dal proprietario, chiaramente di concerto con la Soprintendenza per Beni Architettonici di Napoli. Quale sarà, dunque, il futuro di questo pezzo di storia locale?

 

Domenico Rosiello

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