Parla Carlo Diana, il meccanico che tra domenica e lunedì ha sparato ad un ladro che era penetrato in casa rubando oggetti e provando a rubare l’auto: “Se ho reagito così è stato perché ho avuto paura, volevo solo salvaguardare la mia famiglia: mia figlia, di ritorno da una festa, mi ha chiamato dicendomi che c’era un uomo nel cortile. Ho pensato a lei, in strada, all’altro mio figlio, che dormiva nella sua cameretta, e non ho capito più nulla: non volevo fare del male a nessuno, tantomeno ho sparato per uccidere” dice Diana come riporta Il Mattino, poi prosegue: “Sto malissimo volevo spaventarlo e quando quell’uomo è sceso dalla mia auto ho pensato di non averlo colpito. È scappato, io ho subito chiamato i carabinieri. Ho pregato che stesse bene. Ho 54 anni e ho sempre pensato solo al lavoro e alla mia famiglia. Ed è stato proprio perché ho percepito che i miei figli erano in pericolo che ho reagito così. Mi affido ai carabinieri e alla magistratura”.

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