La tv ci sta abituando a sdoganare tuttà la napoletanità più schietta, basti pensare che “Il Boss delle Cerimonie” di Real Time è tra i programmi televisivi più visti del 2015.

Adesso anche Rai Due porta una fetta di Napoli sugli schermi nazionali, infatti, tra i protagonisti del talent The voice c’è il cantante neomelodico Pino Giordano. Di tutto ci si aspettava, tranne che i coach, tre su quattro, impazzissero per lui ascoltandolo cantare Vai di Nino D’Angelo. Lui ha scelto tra loro come “mentore” Emis Killa, che insieme a Raffaella Carrà, senza indugio ha girato la poltrona. Subito dopo li ha seguiti Max Pezzali.

Nessun pregiudizio nei confronti del giovane artista Giordano, ma migliaia di napoletani sui social, vedendolo comparire sullo schermo di Rai Due, hanno espresso due particolari dubbi: il primo, se fosse proprio quella la Napoli canora migliore da mostrare alle scene nazionali; il secondo, se la città non avesse di meglio come giovani talenti emergenti tra cantautori e musicisti: in definitiva la riflessione che ci pone la trasmissione di Rai Due è: sono questi gli artisti che dovrebbero e potrebbero portare avanti la tradizione dei vari Pino Daniele, Nino D’Angelo e Sergio Bruni?

Tra chi osanna l’emozionantissimo Pino spuntano commenti del tipo: “BHA!!! Ma che assurdità é questa? Quale pregio vocale ha Pino Giordano? Sono senza parole !!! (E parla una NAPOLETANA)”.  Ora al pubblico l’ardua sentenza.

di Francesco Mennillo

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