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E’ stata presentata al protocollo stamattina alle ore 9.00 la mozione di indirizzo verso il Sindaco, in merito alla opportunità di avocare a sé la deleghe assegnate all’Assessore Salvatore Ricciardiello e a sospenderlo dalla carica di vicesindaco, in riferimento al comportamento adottato da quest’ultimo nella gestione di una pratica edilizia. Ecco il testo integrale della mozione:

Con proprio decreto n° 24 del 22 settembre 2015 il Sindaco conferiva a Salvatore Ricciardiello le seguenti deleghe: bilancio, tributi e finanze, lavori pubblici, attività produttive, fiere e mercati, aree verdi e parcheggi, politiche giovanili, promozione e valorizzazione del territorio e che con successivo decreto assegnava allo stesso il ruolo di vicesindaco;

che in data 6 maggio 2015 veniva rilasciato dal Dirigente dell’Area Tecnica il permesso a costruire n° P0447 quale variante al permesso a costruire n° P0426 del 9 gennaio 2014 entrambi riferiti a un edificio sito in Corso Italia n° 52 insistente sull’area identificata in catasto fabbricati al foglio 6 particella 444; che richiedente del permesso a costruire è il signor Ricciardiello Francesco padre del Ricciardiello Salvatore sopra richiamato come assessore e vicesindaco;

che mediamente il disbrigo di una pratica del tipo di quella di cui si parla richiede tempi non inferiori ai sei mesi

Rilevata

Una strana e inusuale celerità nel disbrigo della pratica, riguardante la famiglia dell’attuale assessore e una assolutamente incredibile serie di coincidenze che portano a svilupparsi e concludersi  tutta  una molteplice serie di procedure nell’arco temporale di una sola giornata, tanto che…

Il 6 maggio 2015 il Geom. Giovanni Silvestri consegna l’istruttoria al responsabile dell’Ufficio Urbanistica, l’arch. Paola Cerotto, con il prot. 1046 dello stesso giorno e unitamente consegna la proposta di approvazione

Il 6 maggio 2015 il Responsabile dell’Ufficio Urbanistica approva seduta stante l’istruttoria con nota interna prot. 1047 del 6 maggio 2015

Il 6 maggio 2015 il Dirigente dell’Area Tecnica valida il tutto e dispone che si prepari l’atto autorizzativo (circostanza citata ma non rilevata negli atti a corredo)

Il 6 maggio viene preparato l’atto autorizzativo

Il 6 maggio 2015 l’atto autorizzativo ritorna al Dirigente ad Interim che all’epoca era la Dott.ssa Brunella Asfaldo

Il giorno 6 maggio 2015 la Dott.ssa Asfaldo  firma il permesso a costruire n° P0447.

Rilevata altresì come strana la ulteriore coincidenza del fatto che il giorno 7 maggio la Dott.ssa Asfaldo di fatto cessa la sua collaborazione con il Comune di Marano

Ritenendo

che tutte le coincidenze rilevate non siano fortuite ma siano invece il frutto di una ben orchestrata manovra ordita dall’allora consigliere comunale Ricciardiello che nella circostanza ha fatto valere il ruolo istituzionale ricoperto e probabilmente il rapporto di parentela con il Sindaco e l’appoggio di quest’ultimo che tale comportamento sia gravemente lesivo del concetto di parità e uguaglianza dei diritti di tutti i cittadini privilegiando quelli di chi ricopre incarichi istituzionali, sia gravemente lesivo del diritto dei terzi che vedono le loro istanze trascurate e posposte a quelle dell’attuale vicesindaco, denoti una considerazione personalistica e utilitaristica delle funzioni istituzionali asservite al tornaconto privato, offra un’ immagine distorta e avvilente delle istituzioni democratiche piegate a servizio degli interessi di chi ricoprendo cariche pubbliche può costruire  percorsi privilegiati a proprio uso e consumo

Considerato

che la vicenda, così come si è sviluppata e per gli  eventuali ulteriori sviluppi che può riservare, è stata segnalata alla Tenenza dei Carabinieri di Marano per le eventuali ipotesi di reato che possa rilevare e che pertanto l’intera amministrazione potrebbe esserne coinvolta, si chiede al Consiglio comunale di impegnare il Sindaco, nella totale autonomia decisionale che a lui attiene, a considerare l’opportunità di avocare a sé le deleghe assegnate a Salvatore Ricciardiello sospendendo contemporaneamente la carica di vicesindaco almeno fino a quando l’intera vicenda non venga definitivamente chiarita.

Il vicesindaco, da noi interpellato, si difende, asserendo che per il suo permesso a costruire non c’è stato alcun favoritismo, perché la domanda è stata presentata sei mesi prima dell’istruttoria e il rilascio dell’autorizzazione è avvenuto dopo che gli è stata concessa la dilazione del pagamento degli oneri di costruzione.

 

Domenico Rosiello

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