Una partita spettacolare che deve diventare un vero spot per il nostro calcio. Una gara giocata a ritmi elevatissimi, una partita che ci deve far riflettere per tutto il movimento calcistico. Il pareggio ci sta stretti anche se siamo sicuramente un po’ stanchi, siamo stanchi a livello fisico come abbiamo visto nel finale dove solo il cuore ci ha tenuto su e potevamo anche segnare.
Sarà la prima volta forse che il Napoli chiude un tempo di gioco senza avere il primato nel possesso palla. Succede a Firenze, contro una Fiorentina che gioca un ottimo calcio e che potrebbe chiudere i primi 45 minuti con un vantaggio almeno di un gol. Gli azzurri non partono benissimo ma potrebbero colpire quando la Viola si scopre lasciando qualche spazio in difesa. Il gol lampo arriva, ma è dei Viola. Un balordo corner e Alonso troppo solo colpisce. Fortunatamente il Napoli trova subito il pari. Higuain torna ad essere cannibale e sull’errore della retroguardia della Fiorentina ecco il Pipita che non sbaglia. La partita ormai è aperta e il gioco è frenetico. La Fiorentina spinge e con Kalinic spreca un gol già fatto. La pressione della Viola non fa respirare il Napoli che quando esce però sa che può far male. Sousa studia bene la gara e un Tello ispiratissimo crea scompiglio sul lato di Ghoulam. Il Napoli subisce l’intensità dei Viola che gioca un calcio interessante e veloce. il secondo tempo è più bello ancora del primo. La Fiorentina continua il suo forcing, il Napoli prende finalmente campo. Il gioco diventa più largo e il Napoli può trovare gli spazi cui tanto ambisce. Sembra che il tempo voli e le squadre non si fermino mai. Una partita spettacolare che sembra dare al calcio una speranza. Le due squadre non si chiudono mai, giocano anche allo spasimo e quando la Fiorentina cala ecco che il Napoli potrebbe punirla. La palla arriva, la giocata pure, manca solo quel pizzico di fortuna che da tempo ci ha abbandonati. Callejon e Higuain ci provano ma Tatarusanu è in giornata di grazia e sventa due volte con un vero miracolo. Il Napoli può spingere ma le gambe diventano pesanti, Allan è stanco e si vede, nel finale bisogna resistere perché il calo fisico questa volta si nota, ma non è una critica, è solo un dato di fatto. Perché purtroppo in panchina non c’è nessuno dopo Mertens che subentra a Callejon ancora superbo. Il Napoli ha anche l’ultima occasione. Mertens, Gabbiadini, forse troppo altruista, Insigne ma la sfera viene deviata da Tatarusanu che chiude il match.

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