150 uomini per arrestare Mimì Ferrara, il boss di Villaricca Villaricca. Un’operazione in grande stile. Tanto che un passante ha gridato: “ma chi dovete prendere Mattia Messina Denaro?”. Elicotteri, volanti, divise ovunque. Non sembrava Villaricca ma il sud America. Erano almeno venti le macchine dei carabinieri che ieri notte hanno rastrellato Villaricca. Assediato il parco “Nuovo Mondo”.

 

IL BLITZ. All’interno del parco c’è una villa. Un piccolo bunker. Vi abita Mimì Ferrara. Ritenuto di nuovo ieri il super boss di Villaricca. Si, di nuovo, perché Ferrara era stato già arrestato e pure scarcerato grazie ad alcune sentenze a lui favorevoli. Ieri di nuovo le manette e con lui i fedelissimi Amato e Ruocco e altri 4 affiliati.

 

LA STORIA. Don Mimi è un boss per caso raccontano. Lui studiava, cercava una vita diversa quando ad un certo punto si ritrovò con mezza famiglia ammazzata e una condanna a morte sulle sue spalle. Lo zio Raffaele Ferrara era stato ucciso e al suo posto i nuvoletta punturano su un altro camorrista Vastarella. Ferrara era uomo dei casalesi e i casertani non perdonano e ben presto lo fecero fuori. Erano gli anni di piombo dell’area Nord. A quel punto a Villaricca prese il potere Domenico Tambaro. Stando ai racconti Mimì dovette barricarsi in casa anche allora come ieri sera. Era giovane tanto da guadagnarsi il nome di O’ Muccus’. Poi però arrivó la sua cavelleria: i casalesi. Fazione Bardellino. Fecero pulizia dei suoi nemici e decisero, pare suo malgrado, che lui dovesse essere il loro punto di riferimento a Villaricca. Da lì una carriera criminale incontrastata fatti di ottimi rapporti con la mafia casertana e giuglianese.

 

IL PERSONAGGIO. Negli anni si è detto molto di Mimì: uomo di una mala d’altri tempi, riservato e schivo. Capace a quanto pare di comandare senza mai essere oggetto di indagini e inchieste. In grado anche di dimostrare la sua estraneità ai fatti. Ma ieri sera per il presunto boss di Villaricca è arrivata un’altra cavalleria: quella dello Stato, con 150 carabinieri . Ferrara è di nuovo dietro le sbarre per estorsione aggravata dal metodo camorristico.

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