Roma. Una sonora bocciatura all’eco-villaggio rom di Giugliano. E questa volta ad opporsi al progetto e al protocollo di intesa sottoscritto da Alfano, De Luca e Poziello non è un politico locale o un’associazione del territorio, bensì un esponente della stessa maggioranza del Ministro Dell’Interno e dello stesso partito del governatore campano.  il presidente della Commissione Diritti Umani del Senato, Luigi Manconi, di area democratica.

In una nota diffusa dall’Ansa, il senatore ha dichiarato di aver “seguito da vicino la vicenda del campo Rom di Giugliano denunciando lo stato di totale abbandono in cui vivono da oltre due anni più di duecento persone. L’intesa raggiunta lo scorso 4 febbraio rappresenta senza dubbio un segnale positivo affinchè si arrivi in tempi brevi alla chiusura di quell’insediamento ma, nello stesso tempo, la soluzione proposta desta alcune preoccupazioni”.

Molte le perplessità espresse dal senatore. “La realizzazione di un eco-villaggio su terreni di proprietà del Comune sembrerebbe, infatti, ripetere la scelta di dividere la comunità Rom dal contesto cittadino e, di conseguenza, di isolarla, contravvenendo così a quanto stabilito dalla strategia nazionale d’inclusione di Rom, Sinti e Caminanti e dalle politiche europee di inclusione rivolte ai Rom in merito alla segregazione spaziale su base etnica. Inoltre – spiega Manconi – nel progetto non viene in alcun modo specificato quali saranno i percorsi di inclusione sociale da attuare n‚ come finanziare tali interventi mentre sappiamo bene che affrontare la questione alloggiativa senza sviluppare un adeguato percorso di inclusione commisurato alle esigenze e alle competenze di ciascun membro della comunit…, porti al fallimento sicuro di qualsiasi tentativo di integrazione”.

Come modello alternativo di inclusione sociale, il senatore chiama in causa l’esempio di Alghero, in Sardegna: “Lo stanziamento previsto permetterebbe, invece, di ricorrere a soluzioni con una progettualità più a lungo termine e in grado di incidere concretamente sulla vita dell’intero territorio come accaduto, ad esempio, ad Alghero, che ha deciso di puntare su un piano di sostegno all’affitto grazie a un’opera di mediazione con gli abitanti della città e su un investimento a lungo termine in percorsi di inserimento sociale: dopo un anno, i primi risultati positivi sono tangibili. Cos come concepito – conclude Manconi – l’eco-villaggio rischia fortemente di non rappresentare una soluzione ma di porsi nuovamente come un intervento temporaneo destinato a fallire.”

Sulla scia delle dichiarazioni di Monconi, che rischiano di sollevare un nuovo polverone sulla maggioranza di Antonio Poziello, rincara la dose Antonio Arzillo, segretario locale de La Destra: “Invitiamo il sindaco a desistere dal compiere uno scempio per il territorio e per i suoi cittadini. Come fatto da tutti notare questa resta solo una soluzione tampone e fallimentare. L’unica soluzione è la distribuzione sul territorio provinciale dei Rom presenti, inoltre da più parti si fa presente la mancata indicazione del reperimento dei fondi per politiche d’integrazione e questo significa che, dove non diversamente specificato, i costi sociali ed economici verranno accollati ai cittadini di Giugliano.”

Netta contrarietà all’eco-villaggio, fuori e dentro al consiglio comunale, è stata espressa anche dal PD di Giugliano. !Condivido pienamente la linea del Senatore – ha dichiarato il consigliere piddino Adriano Castaldo – anche perché perfettamente rispondente con quanto da me detto nel mio intervento nell’ultimo consiglio comunale monotematico sull’ecovillaggio rom. La soluzione è l’inclusione sociale di queste popolazioni, secondo quanto previsto dalla strategia europea 2012/2020 in materia. L’esempio da seguire è quello della Regione Emila-Romagna a guida PD, Presidente Walter Bonaccini. Peraltro, come già ho sottolineato nel mio intervento, il punto è che l’amministrazione, per quanto ne dica, non ha dato alcuna indicazione in merito alle modalità con cui vuole procedere alla inclusione, alla scolarizzazione ed tutto quanto altro previsto dalla strategia europea. L’inclusione proposta dal sindaco Poziello per ora resta sulla carta. Non ci sono azioni concrete”.

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