Sono ufficialmente in quattro i candidati alle primarie del centrosinistra a Napoli. Ieri infatti è scaduto il termine per la presentazione delle candidature e dunque prende il via la competizione per i 4 che hanno presentato le firme a sostengo della loro corsa. Il quinto che ha tentato di presentarsi è stato Umberto Ranieri ma il suo tentativo è stato vano. Ranieri infatti ha presentato più di 1200 firme ma di elettori del centrosinistra e non di iscritti al Pd come prevede lo statuto delle primarie. “Non accogliere le oltre mille firme di elettrici ed elettori del centro-sinistra a sostegno della mia partecipazione alle primarie è una manifestazione di ottusità burocratica e un grave errore politico” è stato il commento dell’ex sottosegretario agli esteri che adesso bisognerà capire se vorrà ugualmente correre con una civica oppure no. La risposta del Comitato per le primarie però è stata chiara nonostante i diversi appelli di queste settimane di allargare la competizione. “Le regole erano note e condivise da una pluralità di partiti e sono le stesse delle primarie 2011 cui prese parte anche Ranieri” hanno fatto sapere i garanti delle primarie.

Dunque parte ufficialmente la corsa dei quattro per la competizione del 6 marzo. Antonio Bassolino già sindaco e governatore della Campania, primo a ufficializzare la sua discesa in campo. A seguirlo Antonio Marfella, medico noto per le battaglie ambientaliste è il candidato del Psi. Ultimi due a presentare la candidatura Marco Sarracino, segretario dei giovani democratici e membro della direzione nazionale del partito e infine Valeria Valente, l’antibassolino di queste primarie. Già consigliere comunale, assessore e deputato, ha l’appoggio di buona parte delle componenti del Pd.

Intanto si tirano fuori i Verdi. «Non partecipiamo alle primarie – dice Francesco Emilio Borrelli – Ci sembrano una resa dei conti tra bande politiche»

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