Angelo Liccardo e Vincenzo Marra, rispettivamente sindaco di Marano e presidente del Consiglio comunale possono tirare un sospiro di sollievo: non sono passate le due mozioni di sfiducia nei loro confronti, presentate dall’opposizione. Dopo una lunga maratona, durata circa 6 ore (l’assise è iniziata alle 19.30 e terminata all’1 e 20), l’amministrazione Liccardo rimane in sella, seppur con tanti problemi. Innanzitutto, si regge su una maggioranza davvero risicata (13 compreso il sindaco e il presidente del consiglio comunale contro i 12 della minoranza); il Comune è in predissesto finanziario, inoltre i problemi da affrontare quotidianamente sono tanti e allarmanti, tra cui quello dell’emergenza rifiuti che ha messo letteralmente in ginocchio la città. Va ricordato che il 16 gennaio scorso i 12 consiglieri di minoranza hanno consegnato al Prefetto (trasmesso anche alla Procura della Repubblica) la formale richiesta di scioglimento del Consiglio comunale e di sospensione dalla carica del presidente del Consiglio comunale, “per gravi e persistenti violazioni di legge ai sensi dell’art.141 comma a del TUEL (testo unico enti locali).

Cosa accadrà? In molti sperano che il sindaco si passi una mano  sulla coscienza e protocolli le sue dimissioni, questa volta irrevocabili, entro fine febbraio per andare al voto a maggio prossimo, poiché se dovesse avvenire dopo tale periodo si prospetterebbe un lungo periodo di commissariamento. Liccardo ha già presentò le dimissioni dalla carica di sindaco l’estate scorsa, ma decise di revocarle all’ultimo istante, quando si stava prospettando lo spettro di un nuovo commissariamento.

 

Domenico Rosiello

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