Ritorna il progetto recupero evasione ici. Fu sospeso tra 2012 e 2013 dal commissario straordinario Gabriella Tramonti, ma è stato riattivato dall’amministrazione Liccardo. Un progetto nato oltre un decennio fa, attraverso il quale venivano distribuiti generosi premi di produttività, mediamente oscillanti intorno ai 150mila euro annui. Tra i più fortunati, naturalmente, gli impiegati dell’ufficio ici: nel 2012 si divisero circa 120mila euro di premialità, relativa all’evasione 2010. Poi arrivò il commissario straordinario, il prefetto Gabriella Tramonti, che decise di non confermarlo, nonostante nel bilancio 2012 furono previsti 133mila euro di incentivi per progetto recupero ici. La decisione fu presa dopo che i revisori dei conti le consegnarono una relazione, nella quale c’era scritto che l’ufficio ici, secondo loro, sarebbe stato sovradimensionato, per cui “bisognava approfondire l’adeguatezza all’interno dell’Ente, di risorse umane e strumentali”.
Ma la sospensione è durata poco, perché la nuova amministrazione Liccardo, insidiatasi a giugno 2013, ha ritenuto opportuno inserire anche il recupero dell’evasione ici tra gli obiettivi strategici. Prevede i seguenti incentivi: 6% del riscosso fino a 300mila euro; ulteriore 7% per somme comprese tra i 300mila euro e i 500mila euro; ulteriore 8% degli importi riscossi, per somme superiori ai 500mila euro.
Nel 2015 è stata accertata una posizione debitoria dei contribuenti, per quanto riguarda gli anni di imposta ici 2010-2011, di circa 2milioni250milaeuro. Ma, in base agli avvisi di accertamento riusciti a inviare entro il 31-12-2015, se tutti i contribuenti onorassero il loro debito, entrerebbero nelle casse del Comune 1.521.095,00 euro (somma iscritta a bilancio di previsione 2015) a titolo di imposte accertate, 707.586,00 euro a titolo di sanzioni e interessi e 10.099,00 euro per spese di notifica. Più alto è l’incasso, maggiore è il premio da distribuire a tutti coloro che sono impegnati nel progetto recupero ici.

Domenico Rosiello

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