Operazione Fuorigioco, questo il nome della maxi inchiesta che potrebbe travolgere il calcio italiano nuovamente ed ai massimi livelli. L’anticipazione arriva direttamente da Repubblica ed è confermata da Il Fatto Quotidiano che parlano di De Laurentiis, Blanc, Lotito e Galliani tra i grandi indagati per frode fiscale che ha fatto scattare l’operazione della Polizia Tributaria che in tutta Italia sta sequestrando beni immobili e denaro a società di calcio professionistiche: oltre 12 milioni a “Soggetti del calcio professionistico” si legge sul comunicato inviato dalla Procura della Repubblica del tribunale di Napoli.

 

I fatti si riferiscono al periodo che va dal 2009 al 2013 ed i destinatari del provvedimento, che è bene sottolineare che non si conoscono ufficialmente, sono oltre ai dirigenti, anche calciatori e procuratori che secondo le indagini si sono resi protagonisti di “Condotte fraudolente” atte ad evadere il Fisco.

 

Le perquisizioni oltre che alle società sono scattate anche per le case dei calciatori e dei procuratori per cercare prove della documentazione bancaria necessaria alla truffa. L’operazione di oggi ha consentito di accertare un radicato sistema finalizzato ad evadere le imposte, posto in essere da 35 società calcistiche di Serie A e B nonché da oltre un centinaio di persone. Il meccanismo fraudolento architettato per sottrarre materia imponibile alle casse dello Stato è stato adottato nel contesto delle operazioni riguardanti la compravendita dei calciatori.

 

Sul comunicato della Procura si legge che “è stato appurato, in specie, che i procuratori provvedevano a fatturare in maniera fittizia alle sole società calcistiche le proprie prestazioni simulando che l’opera di intermediazione fosse resa nell’interesse esclusivo del club mentre di fatto venivano tutelati gli interessi degli atleti assistiti dagli agenti medesimi”.

 

Perché tutto questo? Perché le società potevano dedurre l’intera cifra dal reddito imponibile, in questo modo veniva consentito ai calciatori di non dichiarare quello che sostanzialmente era un fringe benefit riconosciuto agli stessi dalla società calcistica che si accollava, a vantaggio dell’atleta e non solo, anche la spesa per l’intermediazione richiesta.

 

L’importo pagato dal club costituiva un reddito da imputare al calciatore, di conseguenza la società ometteva il pagamento delle ritenute fiscali e previdenziali sul maggior reddito lordo ascrivibile all’atleta.

 

Sempre sul comunicato si legge che “Agenti stranieri di nazionalità argentina, mediante il ricorso a documentazione fiscale e commerciale fittizia e attraverso l’interposizione di società schermo con sede in paradisi fiscali, delocalizzavano i proventi di questa società pagando le tasse in Argentina. A fronte dei rilevanti importi fraudolentemente evasi, oltre 12 milioni di euro complessivi, la misura del sequestro applicata in data odierna ha lo scopo di tutelare in maniera cautelativa le casse dello Stato”.

 

La Gazzetta dello Sport scrive ulteriori dettagli in merito “Tra le decine di indagati nell’indagine della procura di Napoli, che ha portato al sequestro di beni per circa 12 milioni, ci sarebbero l’Ad del Milan Adriano Galliani, il numero uno della società partenopea Aurelio De Laurentiis, il presidente della Lazio Claudio Lotito, l’ex presidente e Ad della Juventus Jean Claude Blanc. Tra i calciatori, indagati anche “il pocho” Lavezzi e l’ex Giocatore Crespo. Coinvolti, infine, diversi procuratori, tra cui Alessandro Moggi.
Uno dei primi passaggi è stata una acquisizione di documenti da parte della Guardia di finanza negli uffici della sede del Milan. Secondo quanto si apprende, i militari delle fiamme gialle si sono presentati a Casa Milan verso le 8.30″.

 

L’Operazione Fuorigioco è condotta dai pm della procura di Napoli Danilo De Simone, Stefano Capuano e Vincenzo Ranieri, coordinati dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli.

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