Il clima era strano, il freddo glaciale forse, la poca voglia di soffrire ancora in una competizione che non piace a nessuno tranne quando si arriva in finale. Un arbitro che ha voluto subito fare il protagonista, un Inter che aveva bisogno di trovare nuovi stimoli, tutti strani segnali che hanno lasciato pensare ad una serata non facile. Sarri fa turn-over, giusto così, non forzato ma importante. Il centrocampo è operaio e in avanti Mertens non è in giornata. Eppure il primo tempo è tutto del Napoli. Handanovic deve fare il suo solito lavoro per evitare il peggio anche su Callejon che ci prova in tutti i modi. L’Inter assente come al solito. Squadra che non crea molto. Lotta a centrocampo e limita. Gabbiadini troppo poco servito non trova la giocata giusta e soffre maledettamente. La ripresa resta uguale. Inter assente, Napoli poco incisivo. Callejon deve fare il campo sotto e sopra e non riesce a trovare il guizzo. Sarri gioca la carta Hamsik ma il problema si pone al l’infortunio di David Lopez. Deve entrare Jorghino perché in panchina non c’è altro e il Napoli non sembra più quadrato a centrocampo. Sarri butta nella mischia anche Higuian è invece è l’Inter a trovare il gol. Tirò da fuori di Jovetic e c’è poco da fare. Valeri scende in campo con la sua cattiva fede. Fischia tutto per l’Inter ed espelle Mertens in area fischiando la simulazione. Finale da brividi con l’Inter che raddoppia in una azione chiaramente viziata da un fallo di mani in partenza. Brutta Inter, bruttissimo Valeri. Ora pensiamo al campionato con la consapevolezza che c’è bisogno assolutamente di lottare con il coltello tra i denti sempre, partita dopo partita.

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