Melito. Gli investigatori al momento non escludono nessuna pista riguardo l’omicidio di Luigi Di Rupo, il 24enne di Mugnano ucciso ieri a Melito (leggi qui).

Le indagini. Al momento i Carabinieri della compagnia di Giugliano supportati dal nucleo investigativo di Castello di Cisterna stanno seguendo diverse piste per risalire al commando che ha trucidato Di Rupo. Da quella della droga a quella del regolamento di conti tra clan. Di Rupo era infatti legato alla cosca degli Amato Pagano, e si potrebbe pensare anche a uno sgarro di quelli della Vannella per essere passato agli scissionisti appunto degli Amato.

Le testimonianze. I militari stanno adesso ascoltando tutti i testimoni, dai proprietari del bar che al momento degli spari si sono rifugiati nel bagno dell’attività, ai clienti che erano presenti quando i killer hanno agito. Due a piedi che hanno inseguito l’obiettivo, pistole alla mano, e altri due che lo seguivano a bordo di due scooter: tutti con il volto travisato. A supporto delle indagini potrebbero esserci anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza.

Il particolare. Intanto emerge un particolare. Una forte somiglianza tra Luigi Di Rupo e Maicol Giuseppe Russo, il 27enne ucciso per errore in piazza Calenda a San Silvestro. I due si somigliano molto e dato che l’obiettivo dei killer di Forcella non era Maikol, adesso ci sarà da capire se c’è un legame tra i due omicidi.

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