Uno zero zero che ci sta stretto, molto stretto, però è mancata la zampata di Hamsik. Una zampata che ci poteva stare in ben due occasioni. La Roma si chiude, viene a prendersi il pareggio, per evitare il tracollo. La partita è tesa, non bella, ma interpretata egregiamente dalle due difese che subiscono pochissimo. Il Napoli spinge ma non trova la giocata giusta. La Roma prova a metterla sul piano fisico con un centrocampo ben messo che costringe Allan e Jorghinho a mordere il freno. Su Higuain c’è una gabbia cosa che però apre qualche spazio ad Insigne. Lorenzo riceve spesso la sfera ma sciupa in due buon occasioni cercando il tiro a giro. Callejon prova qualche taglio ma la Roma tiene bene e prova a ripartire soprattutto con Pjanic e con Dzeko meno con Salah.

 

La gara resta una partita a scacchi e l’unico sussulto l’infortunio di Cariolato. Il guardialinee deve essere sostituito ma fino alla fine poi non succede nulla di realmente importante. Nella ripresa il Napoli spinge sulle fasce, dal lato di Insigne e Ghoulam si prova superare Florenzi. Qualche cross buono nasce. La Roma prova ad alleggerire ma un super Koulibaly prende tutto. La Roma non soffre più di tanto però perché Higuain non ha la giocata buona, Insigne corre ma neanche lui trova il gol. Entra Mertens e il folletto ci prova a saltare le barriere giallorossa. Il finale è bello, bellissimo. Il forcing però non trova risultati sperati è tutto si chiude nei soli tre minuti di recupero di un Rizzoli che non ha arbitrato male ma che è riuscito ad indirizzare verso un pareggio aiutando la Roma con le solite decisioni scientifiche. Non vogliamo fare polemiche però basta vedere certe cose al San Paolo.

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