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L’esasperazione in questi giorni è alle stelle. Poco dopo l’arrivo di Colucci, intorno alle 13.30,  una delegazione viene ricevuta ed accolta dal commissario per discutere sulle proposte alternative ad una tassa considerata troppo cara. La giornata è stata lunga e diversi sono stati i momenti di tensione.  La protesta è scoppiata intorno alle 9. I porticati del palazzo comunale si sono riempiti di pensionati, disoccupati, qualche disabile e un nutrito gruppo di studenti. Dinanzi ai loro occhi però un muro di polizia che impedisce l’accesso al Comune.

 

La tensione è salita alle stelle intorno alle 13 quando i manifestanti stanchi di attendere hanno tentato di nuovo di sfondare la porta di ingresso e  un giovane ha provato ad intrufolarsi nel palazzo dal cancello automatico laterale (video). Alle 14.30 il commissario decide di scendere, di parlare alla gente e di confrontarsi con tutti.  “Quello che possiamo fare è sulle entrate del Comune di Giugliano. La Tares comprende altre quote in particolare quelle per lo Stato ed io, in questo caso, non posso bloccare niente. Quella parte va pagata come previsto. Per l’importo che si deve dare al Comune invece stiamo studiando. Su quella quota che deve essere pagata, con altre rate, anche se illegittimamente, io ho preso un impegno per esaminare tutte le possibilità  – spiega Colucci – Anziché, per esempio, pagare entro aprile si può slittare a settembre”.

 

Insomma i pagamenti vanno effettuati e basta. Prima o dopo. Ma i contribuenti chiedono che vengano eliminati i rincari e che vengano reintrodotte le agevolazione per i meno abbienti e per i disabili.  Bisogna coprire i costi di smaltimento pari a 29 milioni di euro. Una quota divisa per i circa 45 mila contribuenti senza nessun tipo di distinzione. Cifra blu raggiunta a causa della mancata raccolta differenziata di questi anni.

 

12.00
Continuano le proteste contro il caro Tares questa mattina un centinaio di persone ha bloccato il Comune per chiedere la sospensione dell’odiata tassa. Il traffico iè paralizzato così come le attività dell’ente. Un attivista del Movimento 5 Stelle, Salvatore Pezzella, ha dormito la scorsa notte sotto al Comune per manifestare il proprio dissenso contro i commissari che ieri non hanno accolto le proposte del movimento. Una situazione esplosiva che potrebbero degenerare da un momento all’altro. I manifesti hanno bloccato anche Piazza Gramsci con bidoni per strada e picchetti di cittadini.

La data di scadenza è oramai più che passata ma in tanti dichiarano di non aver pagato la Tares. E stamattina per l’ennesima volta un gruppo di cittadini scende in strada per protestare contro l’incredibile aumento del costo della tassa sulla spazzatura. Dinanzi però si sono ritrovati i poliziotti in tenuta antisommossa che stavolta hanno impedito l’accesso al Comune così come accaduto l’altro giorno. Alcuni giovani hanno anche tentato di superare il muro delle forze dell’ordine ma è stato difficile. Cori canti contro i commissari e anche contro la politica che in questi anni ha amministrato la città. In tanti hanno mostrato le loro bollette esorbitanti, difficili da pagare.

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