“L’indagine, che ha consentito una ricognizione della composizione attuale del clan di MicheleZagaria, specie con riferimento agli esponenti di livello più elevato e quindi ai collegamenti di tale clan con personaggi politici e imprenditori del casertano, tuttavia ha il suo baricentro in quella che deve ritenersi, sotto il profilo patrimoniale, la più importante azione di contrasto contro il clan Zagaria e le sue eccezionali capacità imprenditoriali”.

 

A scriverlo è il procuratore della Repubblica di Napoli Giovanni Colangelo dopo il blitz interforze eseguito questa mattina nei confronti di 24 persone tra cui il sindaco di Trentola Ducenta Michele Griffo. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le azioni di espansione imprenditoriale del clan, con il dominus Michele Zagaria (arrestato nel dicembre del 2011), partono nel 1997 puntando sul Jambo, all’epoca un piccolo centro commerciale del valore stimato di circa 2 miliardi di lire. Grazie agli investimenti e a svariate attività di sostegno del clan, il Jambo diventa negli anni un centro commerciale del valore di circa 60 milioni di euro. Il centro, sottolinea la nota della Procura, è stato sottoposto a sequestro preventivo perché “ritenuta dal Gip nella sostanziale disponibilità del capo clan”.

 

 

A favorire la crescita del centro commerciale è stata “l’utilizzazione della forza economica, politica e mafiosa di Michele Zagaria”. Una forza esercitata sia sul fronte di acquisti di terreni confinanti su cui il centro si è ampliato, sia rispetto allo spostamento di capannoni commerciali appartenenti ad altri soggetti. Il nucleo dell’indagine – che dimostra ancora una volta pesanti collusioni tra gruppi camorristici, amministratori locali e imprenditori – ruota intorno alla realizzazione di opere pubbliche che hanno favorito l’accesso allo stesso centro commerciale. “venivano promosse e realizzate opere pubbliche, talora anche pericolose per la pubblica incolumità, a servizio del Jambo e delle sue nuove esigenze commerciali. In particolare – prosegue la nota del procuratore – ci si riferisce alla costruzione di un nuovo svincolo sulla strada ss265 che, come segnalato inutilmente dagli organi preposti, non rispettando alcune distanze di sicurezza mette in pericolo gli automobilisti in transito”.

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