Napoli. Sessantacinque ultras polacchi fermati e condotti in Questura per l’identificazione, a cui si aggiungono sette arrestati e tre denunciati, altri sette tifosi del Napoli ammanettati e due hooligans bulgari – gemellati con i napoletani – denunciati. E’ il bilancio della notte di guerriglia in città tra le frange più estreme del tifo partenopeo e del Legia Varsavia, a poche ore dal match di Europa League in programma questa sera allo stadio San Paolo.

 

Scontri iniziati già nel tardo pomeriggio di ieri a Capodichino e interrotti solo dall’intervento degli agenti dell’Upg diretti dal primo dirigente Michele Spina. Nei pressi dell’aeroporto il primo contatto tra le opposte fazioni, a cui si sono aggiunti circa 30 tifosi bulgari in supporto dei napoletani. Il secondo episodio in tarda serata, in pieno centro, tra piazza Garibaldi e corso Arnaldo Lucci, dove si è consumato l’episodio di maggiore gravità. Una frangia di ultras polacchi si è staccata dal gruppo ed ha fermato un’auto in transito, estranea agli scontri, costringendo i quattro passeggeri a scendere dalla vettura per darla alle fiamme. Uno dei giovani ragazzi aggredito ha riportato ferite non gravi. Nel corso degli scontri sono stati feriti nove agenti della squadra mobile della Questura, un poliziotto del commissariato San Paolo è stato colpito da un petardo alla testa e un carabiniere aggredito con uno spray urticante. Feriti anche tre tifosi polacchi.

continua a leggere su Teleclubitalia.it
resta sempre aggiornato con il nostro canale WhatsApp
Banner tv77 Finearticolo