Si chiamava Antonio Nutolo. L’uomo che ieri notte è stato trovato in via Licola Mare 23 con le gambe incastrate e i piedi fasciati in quello che viene definito “l’uomo morto” dove solitamente si poggiano giacche e pantaloni quando ci si sveste. La faccia era completamente conficcata nel materasso come se per soffocarlo gli abbiano tenuto il viso contro il letto. La scientifica ha prelevato alle 2 e 30 il cadavere ed ora si procederà a fare tutti gli accertamenti del caso. L’appartamento dove è stato trovato l’uomo non è di sua proprietà: lui era originario di Formia. Gli assassini per entrare hanno forzato una finestra con un cacciavite ed in casa era tutto sottosopra. Sul fatto indaga la Polizia. Ad accorgersi per primo del tremendo episodio il proprietario di casa che non aveva più notizie dell’amico. L’uomo, un commerciante di Licola, prestava spesso la casa a Nutolo che era un suo amico d’infanzia. Gli inquirenti tendono per ora ad escludere la pista della rapina perché la casa era disabitata. Forse i criminali volevano sapere qualcosa da Nutolo o forse speravano di capire dove tenesse dei valori. Nutolo a quanto pare non aveva figli, era del 1965 e viveva a Formia.

 

Aggiornamento: Secondo la polizia l’uomo è morto per cause naturali e si sarebbe incastrato nell’ “omino morto” da solo, mentre cercava di vestirsi. Le forze dell’ordine non hanno trovato segni di rapina, né di sevizie né di tortura, che invece erano sembrate palesi dai primi testimoni giunti sul posto.


  

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