NAPOLI. Dopo una settimana di polemiche infuocate, con addirittura una querela di mezzo, Massimo Giletti è tornato a parlare delle presunte dichiarazioni sulla città di Napoli. Ancora una volta il conduttore e giornalista si è espresso a L’Arena, il suo programma di successo della domenica pomeriggio. “Devo fare un passo indietro su una vicenda e in tutti questi anni non mi era mai capitato: ho troppo rispetto per i napoletani e per i miei anni di lavoro in questa azienda. Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris mi ha querelato per 10 milioni di euro per una frase che non ho mai pronunciato. Vi faccio rivedere quello che ho detto, che era riferito alla classe dirigente e non ai cittadini napoletani” è iniziata così la lunga apologia di Massimo Giletti che, tra l’altro, di recente ha parlato anche del suo probabile addio alla Rai.
Dicendo “in alcuni punti è indecorosa” mi riferivo alla classe politica, lo ribadisco. Mai detto che ‘Napoli è indecente’, non mi appartiene per cultura e non lo direi per nessuna città. Ecco il giornalista che imbocca il sindaco e da ‘indecorosa’ si passa a ‘indecente’” ha spiegato Massimo Giletti nel corso dell’ultima puntata de L’Arena, chiarendo dunque la polemica su Napoli. Il giornalista si è poi rivolto al primo cittadino della città campana con queste parole, citando l’esempio di Erri De Luca: “Mi assumo la responsabilità di quello che dico, sempre, non di quello che non dico. Poteva sincerarsi con una telefonata. Telefonata come quella che le ho fatto per averla ospite qui e avere un chiarimento e per parlare di Napoli. Sindaco, si ricorda quando Erri De Luca per le parole sul sabotare la Tav, per le quali è stato messo sotto processo, parlò di ‘libertà di pensiero’. La libertà di pensiero vale solo per Erri De Luca o anche per me?”.

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