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Uccisi dal veleno, presumibilmente nascosto in dei pezzi di carne che sono stati offerti ai due bellissimi pastori maremmani diventati famosi come i “cani ambientalisti”, questo perché uno dei loro padroni, Alessandro Cannavacciuolo, è un agguerrito ecologista della terra dei fuochi, attivo nella zona di Acerra.

 

I due esemplari si chiamavano Sergente e Belle ed avevano 7 ed 1 anno e mezzo, presi inizialmente per badare alle pecore, il loro lavoro non è mai stato fatto perché purtroppo i Cannavacciuolo qualche anno fa furono costretti ad abbattere tutte le proprie pecore per la presenza della diossina nel loro sangue.

 

E’ stata sporta denuncia per la morte dei due cani e sono stati fatti rilevamenti sul terreno dove non è stato trovato alcun veleno, per questo le forze dell’ordine pensano ad un atto di un singolo uomo contro i due cani

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