Ecco le notizie più rilevanti del 2015:

Gennaio – Il blitz nel clan Mallardo che ha visto coinvolto anche uno psichiatra che secondo la magistratura forniva falsi certificati ai boss. In particolare a Vincenzo D’alterio a cui era stata riconosciuta l’infermità mentale da  medici psichiatrici.

Omocidio suicidio in una traversa di via Oasi Sacro Cuore. Una guardia giurata, Riccardo Antonio, uccide la moglie Capuano Annamaria togliendosi poi la vita.  L’uomo ha prima sparato alla moglie un solo colpo alla nuca e poi si è suicidato nella sua autovettura dove è stato trovato dalla Polizia. Lasciano una figlia appena adolescente.

Tragedia sfiorata a Giugliano. Cade un albero all’interno del secondo circolo didattico di via Quintiliano, resta ferita una insegnante di 59 anni. Un albero di alto fusto si è completamente sradicato dal suolo crollando su una maestra che proprio in quell’istante stava passando di lì.

 

Febbraio – Arrestata una donna che coinvolse il figlio di appena 10 anni un una rapina di un ufficio postale a Melito. Il ragazzo aiutò i banditi ad entrare aprendo una delle porte attraverso  il mangione antipanico.

Muore Carmine Schiavone uno dei pentiti del clan del Casalesi. Intervistato diverse volte ha spesso parlato dei rifiuti interrati a Giugliano.

 

Marzo – Le primarie del partito democratico che registrano grande affluenza. Il vincitore sarà poi Antonio Poziello che sbaraglierà Nicola Pirozzi, Raffaele Pacilio e Giovanni Russo. Le primarie verranno poi invalidate dal partito democratico provinciale a causa del rinvio a giudizio dello stesso Poziello che si candiderà ugualmente con altre liste e senza il suo partito.

Muore in un incidente stradale la giovane Francesca Cerullo. La ragazza si stava recando a lavoro. La 26enne si trovava in auto lungo l’asse mediano.

Altro omicidio suicidio, stavolta a Melito dove una madre avvelena il figlioletto imbottendolo di medicinale poi si toglie la vita. Verranno trovati entrambi esanimi sul letto. Pare che la donna non riuscisse a superare la separazione dal marito.

 

Aprile – Ancora un omicidio. Accusato Antonio Riano, 27enne, fioraio. Con lui altre due persone mai trovate. In un agguato cadono i coniugi Luigi Simeone e Immacolata Assisi. Il movente sarebbe la compravendita della casa dei due coniugi.

A Giugliano viene commissariato il partito democratico dopo il caso scoppiato con le primarie invalidate. Si va verso le elezioni.

 

Maggio – Tragedia a Giugliano, Scoppia una fabbrica di fuochi d’artificio. All’interno storici fuochisti. Muoiono Gabriele Vallefuoco, Raffaele e Salvatore Shiattarella e Luigi Capasso tutti di Mugnano.

Sempre a maggio il primo turno di elezioni nei comuni di Mugnano, Giugliano. In entrambi i casi si andrà al ballottaggio. Sarnataro con Piscopo e Poziello con Guarino. Vince in regione Enzo De Luca.

 

Giugno – Summit di camorra scoperto dai carabinieri di Giugliano. In una casa in zona Monaci esponenti del clan Contini, alleati dei Mallardo e un altro rappresentante della cosca locale.

Non ce la fa la giovane Anna Scarano.  La storia di Anna ha commosso per mesi tutta la città di Marano per il modo forte e deciso con cui aveva affrontato una brutta malattia da maggio dell’anno passato comunicando come tutti i giovani tramite Facebook con post ricchi di insegnamenti come questo del 1 giugno.

Turno di ballottaggio per le elezioni. Vincono Poziello a Giugliano con una coalizione di centrosinistra più Ncd, e Sarnataro con il Pd a Mugnano.

 

Luglio –  Salvatore Aveta, il figlio Ciro e di Michele Maio, i tre indiziati dell’omicidio di Giovanni Galluccio e del tentato omicidio di Giuseppe Sarracino avvenuti nel mercato ortofrutticolo di Volla. Il giudice ha disposto nei confronti dei tre la misura della custodia cautelare in carcere.

Una nuova scure della magistratura sul clan Mallardo e non solo. A pochi giorni dalla sentenza del processo sulla mala nei trasporti agricoli arriva una nuova operazione che mette nei guai gli uomini del clan. Arresto in carcere per Patrizio Picardi, ai domiciliari anche il figlio del Picardi. Misure anche contro i titolari della Antignano trasporti e D’alterio Salvatore. Pesanti accuse e sospetti sulla gestione del mercato ortofrutticolo.

 

Agosto – Un immenso rogo scoppia in un deposito giudiziario a Giugliano. In fiamme decine di auto. Fumi tossici si espandono in tutta la città. Lo stato in cui versava il deposito era stato più volte denunciato dai residenti della zona.

Diverse proteste nei vari centri che ospitano i migranti lungo la fascia costiera. Gli ospiti lamentano scarse condizioni igieniche e diversi problemi di vivibilità.

 

Settembre – Una giovane di un centro migranti di origini eritree viene investita e uccisa lungo la circonvallazione esterna. La ragazza fuggiva dal centro di accoglienza dove pare avesse ricevuto avance da altri ospiti.

 

Ottobre – A Napoli viene ucciso Michele Di  base, presunto reggente del clan Mallardo. Il suo copro verrà fatto sparire nel nulla. L’uomo noto come Paparella comandava in città a seguito della morte di Feliciano Mallardo. Ancor oggi resta fitto il mistero sulla sua morte.

A Varcaturo arrestato un uomo che torturava il figlio adolescente con scariche elettriche e docce gelate. L’uomo pare avesse detto agli investigatori che quelli erano i suoi metodi educativi.

 

Novembre – La polizia arresta un 22enne di Giugliano in Campania Gaetano Marrandino in quanto gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio, ricettazione e detenzione abusiva di arma comune da sparo, nonché danneggiamento. Il ragazzo spara infatti al cugino di 29 anni.

Scoppia il caso Isis anche a Giugliano. Qualche balordo fa ritrovare una testa di maiale mozzata appesa ai cancelli della moschea di Giugliano.

Torna in carcere il boss storico Francesco Mallardo. Per i magistrati comandava ancora il clan.

A Sant’Antimo uccisa una donna, Maria Migliore. In manette tre persone Filippo Ronga, 44 anni, sua figlia Maria Grazia 23 anni e Gennaro Grandine 23 anni. La donna viene prima uccisa poi data alle fiamme. Il movente sarebbe una partita di droga non pagata.

 

Dicembre – Arrivano fondi per la bonifica di Taverna del Re. A stanziarli lo stesso governo. In Campania arrivano i primi 150 milioni di euro. La Regione pubblica i bandi.

Blitz per il clan dei casalesi. Sequestrato il Jambo. Apparterrebbe al clan che negli anni da piccolo centro l’ha trasformato in un luogo ricco di negozi attraverso la occupazione della pubblica amministrazione di tremola Ducenta che avrebbe dato autorizzazioni per l’ampliamento.

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