Un mondo di sogni senza senso chiamato Paese delle Meraviglie, il sogno di Alice, il sogno di molti napoletani che con la Fiorentina hanno riassaporato il gusto di essere grandi, giganteschi senza aver bisogno di funghi ambigui regalati dal Brucaliffo. Un Napoli in corsa forsennata perché come il Bianconiglio costantemente in ritardo sulla marcia, partita in sordina, ma esplosa completamente come Alice nella casa del succitato Bianconiglio. Festeggia il non compleanno con quelle maleducate Juve e Milan, una festa pazza, dove poi, stanco, se ne va da quella festa per tornare a casa, quell’Inferno chiesto da Sarri. Ci trova lo Stregatto viola su questo cammino. Sornione, affascinante e dispettoso che nel primo tempo mette sotto il Napoli, poi crolla ma riesce a rimettere in piedi la propria struttura di Castelli di Carta. Il Napoli non ci sta, taglia la testa a tutto quello che prova a mettere i bastoni tra le ruote come la Regina di Cuori ma no, questa volta il Napoli è Alice, che è vestita in bianco e azzurro non a caso forse, ed allora che si fa? Si corre. Giganti come mostri o piccini come insetti, l’importante è correre, sognare e continuare a sorprendere.

 

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