Dentro o fuori. Si decide stasera, nell’aula consiliare di via Falcone, il destino dell’amministrazione comunale guidata da Angelo Liccardo. La discussione sul bilancio previsionale del 2013 si preannuncia particolarmente infuocata, ma per una volta i riflettori non saranno puntati sulle eventuali e preventivabili schermaglie dialettiche tra la maggioranza e l’opposizione, bensì sul collegio dei revisori dei conti. L’organo, che ha emesso un parere sfavorevole sul documento contabile approntato dall’Ente, sarà infatti presente in aula e, secondo rumors molto accreditati, confermerà tutte le criticità (“incongruenza sulle previsioni di entrata”) denunciate nei giorni scorsi. Si prevede insomma un vero e proprio scontro in aula.

 

Revisori sotto attacco. Da un lato l’assessore Paolo Longoni, il dirigente dell’area economico-finanziaria Claudia Gargiulo, e i consiglieri di maggioranza, dall’altro i tre membri del collegio dei revisori. Le distanze tra le parti, nonostante un’ulteriore relazione fornita dal dirigente del Sef, volta a fugare tutti i dubbi manifestati dal Collegio, si sarebbero ulteriormente acuite. Qualche consigliere di maggioranza inviterà i tre componenti del collegio a rassegnare le proprie dimissioni. I rapporti tra l’organo collegiale e l’Amministrazione, in particolar modo con la dirigente Claudia Gargiulo, sono ormai incrinati. I revisori, in pratica, sono accusati di non aver fornito alcun tipo di collaborazione alla sfera dirigenziale e di “aver letto i dati del bilancio in modo disomogeneo” (dichiarazione rilasciata dall’assessore Longoni.).

 

I nodi e le richieste del collegio dei revisori dei conti. Sull’altro versante, invece, si chiederà al segretario generale Brunella Asfaldo di inviare tutta la documentazione alla procura della Corte dei conti, l’organo che da oltre un anno monitora il Comune di Marano ma al quale – sempre secondo fonti molto accreditate – non sarebbe stata inviata l’ultima relazione trimestrale relativa al programma di risanamento dei conti pubblici, avviata a suo tempo dal prefetto Gabriella Tramonti. Un piano di risanamento per scongiurare il dissesto finanziario, che era incentrato prevalentemente sull’alienazione di decine di immobili di proprietà del Comune. bbene di quel programma di vendita, richiamato in alcuni atti varati dall’ex commissario straordinario, se ne sono (almeno per ora) perse le tracce.

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