Nella odierna mattinata, all’esito di indagini coordinate dalla II Sezione della Procura della Repubblica di Napoli, militari del Nucleo PT della Guardia di Finanza di Napoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliaci – emessa dal GIP del Tribunale di Napoli 35 Ufficio – nei confronti di due dipendenti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II ritenuti responsabili di più episodi di peculato e falso.

 

La complessa attività investigativa, avviata a seguito della una denuncia presentata nell’ottobre 2014 dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II all’esito di disposti controlli interni, ha consentito di accertare che il responsabile dell’Ufficio Cassa del II Policlinico ed il funzionario addetto alla riscossione dei ticket sanitari per prestazioni ambulatoriali del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia, si sono sistematicamente appropriati, dal 2013 al 2014, di somme di danaro riscosse all’atto del pagamento dei ticket da parte delle pazienti, facendo falsamente risultare l’annullamento delle relative prestazioni ospedaliere. In sostanza, sebbene le pazienti avessero regolarmente effettuato la visita ambulatoriale in precedenza prenotata e avessero quindi pagato il ticket, i due impiegati simulavano l’avvenuto annullamento della prestazione e, quindi, l’avvenuta restituzione delle somme di danaro alle pazienti, somme delle quali, invece, indebitamente si appropriavano in danno delle casse dell’ASL.

 

AI fine di evitare che, attraverso la revisione della contabilità interna, gli uffici deputati al controllo si accorgessero degli ammanchi, veniva poi falsificata la documentazione concernente la rendicontazione delle visite mediche effettuate e non venivano restituiti i bollettari utilizzati per la riscossione dei ticket relativi alle visite “annullate”. A seguito delle investigazioni si è registrato un vertiginoso calo, presso tutti i Dipartimenti del Policlinico, del numero degli annullamenti delle ricevute emesse a fronte degli incassi dei ticket sanitari, che da una media mensile di oltre duecentocinquanta si è ridotto ad appena 21 censiti nel mese di luglio 2015. Inoltre, l’Azienda sanitaria ha provveduto all’installazione di totem per l’incasso automatico dei ticket sanitari, limitando il maneggio di denaro contante da parte degli operatori addetti alle prenotazioni, registrandosi, in tal modo, un rilevante incremento degli incassi per le prestazioni ambulatoriali effettuate. E’ stata inoltre data esecuzione al decreto di sequestro preventivo per equivalente del denaro e di altri beni nella dispobìnibilità degli indagati fino a concorrenza con la somma compressiva di 95 ma euro, importo corrispondente a quanto illecitamente sottratto.

 

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