«Il 41 bis è una condizione di vita disumana»: è lo sfogo del boss dei Casalesi, Michele Zagaria. La notizia, riportata da ilmattino.it, parla delle dichiarazioni che il boss ha chiesto di rendere nell’ambito del processo che si sta celebrando a Santa Maria Capua Vetere. Zagaria era in videoconferenza dal carcere di massima sicurezza di Opera.

Il malessere manifestato dal boss non deriverebbe solo dal regime di carcere duro cui è sottoposto, ma in particolare della disposizione che gli impedisce di incontrare altre persone. «Da dieci mesi, mi ritrovo in una situazione pesantissima e non vedo nessuno», ha dichiarato.

Il regime del 41 bis gli consentirebbe di trascorrere un’ora di aria al giorno con un massimo di altri tre detenuti. Da un anno, il gruppo di socialità, che dovrebbe formarsi con altri tre detenuti di minore pericolosità, non si forma per cui Zagaria non incontra altre persone, se non i suoi familiari ai quali è consentito di fargli visita una volta al mese. Gli altri detenuti, in sintesi, si rifiutano di usufruire dell’ora d’aria impendendo, indirettamente, anche a Zagaria di beneficiarne.

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