Affiancare l’opera letteraria di Giambattista Basile e la pittura di Athos Faccincani non è poi così astruso.

Al primo si deve l’ideazione di un modello narrativo e del genere fiaba nell’opera Il racconto dei racconti –Lo cunto de li cunti, al secondo la rielaborazione della luce e del colore utilizzando la chiave del sogno.

L’opera di Basile, in una raffinata architettura, dà vita ad alcuni personaggi e intrecci che ebbero in seguito larga diffusione nella cultura europea dell’epoca tanto da costituire, nelle varie elaborazioni successive, un patrimonio comune a tutta la cultura mondiale.

Athos Faccincani, con la sua tecnica raffinata e l’ispirazione fresca, a volte addirittura ingenua, rivaluta e porta agli apici il Racconto Semplice. Semplice, ma per nulla scontato, una via di mezzo tra realtà e fantasia, tra sogno e visione.

I contrasti di forza e fragilità, delicatezza e fermezza che emergono nei suoi dipinti, sono il frutto di  quella qualità di percezione ed emotività che lo contraddistinguono. Athos, il pennello come la bacchetta magica, cancella le brutture del mondo, i colori gridano gioia di vivere e i paesaggi, quelli interiori della salvezza, emergono in tutto il loro splendore.

Le fiabe sono fatte per divertire, spaventare, sognare, ma andando più in profondità troviamo la prima vera forma di espressione popolare, nelle sue tradizioni e nella sua morale, che Basile ha raccolto dalla tradizione orale.

Allo stesso modo ce ne sono di cose al di là delle pennellate, della luce e dei colori di Athos Faccincani, c’è l’amore per tutto ciò che è vita, c’è un rispetto profondo per la natura e le sue meraviglie e c’è la passione per la storia che essa cela e rivela. Una rosa ed un vigneto non è semplicemente un bell’accostamento, è la saggezza contadina che Athos ha sempre tenuto in grande considerazione, per il fascino che hanno quei saperi che si tramandano da padre in figlio, di bocca in bocca.

Dunque una grande mostra che, come in un racconto, si sviluppa nello spazio espositivo della HUB SpA a Giugliano dal 26 Settembre al 4 Ottobre 2015. Un racconto che lo stesso Maestro Faccincani potrà narrarci di persona il giorno dell’inaugurazione, sabato 26 Settembre alle ore 18:30.

 

E, come ricorda Nantas Salvalaggio: ”si sente che per lui il mondo ha sempre qualche cosa di stregato, e con i suoi colori riesce a trasmetterti quella dolcissima stregoneria.”

Come in una fiaba.

Info: STUDIO FACCINCANI

Segretario Gianluigi Bettoni – 334.6658612

Direttore Artistico Giuseppe Benvenuto – 346.7334054

Orari: tutti i giorni compresi i festivi dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21.

 

INGRESSO LIBERO

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