Non ci sorprende né ci preoccupa l’annunciato ricorso al TAR da parte dell’opposizione avverso la delibera di approvazione del bilancio di previsione 2015. Del resto, già in altre occasioni i nostri avversari politici hanno manifestato l’intento di proporre ricorsi avverso provvedimenti adottati da quest’Amministrazione o che la interessavano indirettamente, senza però avere quasi mai la forza di passare dalle parole ai fatti. L’unico caso concreto che si ricordi risale al 2011, con il ricorso contro l’elezione del consigliere Antonio Boggia, peraltro perso come da previsioni.

In altre circostanze, al contrario, l’opposizione ha prodotto solo annunci, evidentemente consapevole dell’inconsistenza delle sue posizioni.

Penso al ricorso solo annunciato sulla delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio nel 2012; penso al ricorso solo annunciato sulle dimissioni dello stesso consigliere Boggia a dicembre 2012; penso al ricorso solo annunciato contro il risultato delle elezioni comunali del 2013.

Se questa volta ricorso ci sarà, lo affronteremo con la dovuta attenzione, difendendo le nostre ragioni, consapevoli del fatto che in ogni caso non si produrrà alcun effetto sulla prosecuzione di questa esperienza amministrativa.

È paradossale, poi, che proprio i consiglieri di opposizione sollevino obiezioni in merito alla questione Multiservizi; è appena il caso di ricordare che la parziale privatizzazione della Melito Multiservizi, che tanto ha inciso sulle sorti dell’azienda, ha avuto luogo nel 2010, proprio sotto l’amministrazione Amente, che decise di non acquistare il 49% della società, preferendo che fosse venduto a circa 170 mila euro.

Ma c’è di più. Da quando amministriamo il Comune di Melito, non ci sono stati più debiti fuori bilancio da pagare alla Multiservizi per l’emergenza rifiuti. Una sola volta siamo andati in Consiglio e abbiamo dovuto farlo per ripianare debiti contratti sotto la gestione Amente. Eravamo nel giugno 2012 e il centrodestra fu assente in blocco dall’aula consiliare.

Circa poi un presunto silenzio sulla questione Multiservizi, siamo sul terreno della fantasia pura. L’opposizione, pur di formulare accuse a questa maggioranza, riesce perfino a coprirsi di ridicolo.

Mi spiego: nel 2015, ovvero da quando si sono manifestate le maggiori criticità, siamo andati in consiglio comunale per ben tre volte per discuterne. Ebbene, nella prima seduta, l’opposizione si è astenuta al momento del voto. Nella seconda e nella terza seduta è stata assente. Di certo il silenzio a cui si riferisce Mottola è quello suo e dei suoi colleghi. Altro che interesse della cittadinanza! Il rispetto del mandato ricevuto dagli elettori si realizza in primo luogo svolgendo il proprio ruolo di consiglieri comunali e non fuggendo in occasione delle sedute consiliari più “calde”.

In ogni caso, resta inteso che, qualora venissero individuate responsabilità nella gestione pregressa della Multiservizi, emergenti anche dagli accertamenti compiuti dal liquidatore, esse verranno perseguite mediante la proposizione dell’azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori della società.

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