I carabinieri della compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Antonio De Lise, continuano ad indagare per ricostruire l’esatta dinamica della lite di ieri sera, nei pressi del cimitero di Villaricca, culminata con colpi di arma da fuoco e tre feriti.

Appare chiaro, ormai, l’ipotesi che il litigio sia scattato per una discussione sull’affitto di un locale. Di Rosa, titolare del ristorante “Lo Spuntino”, avrebbe dovuto concedere in affitto un box di sua proprietà agli Ursini, proprietari della pescheria. Il prezzo pattuito sarebbe stato di 80 euro al mese, ma improvvisamente il 43enne Di Rosa avrebbe cambiato idea.

Ieri sera, intorno alle 18:30, Claudio Di Rosa si sarebbe recato dal 30enne Enrico Ursini e, spavaldamente, avrebbe preteso il pagamento del doppio rispetto a quanta pattuito, insomma 160 euro.

La decisione di Di Rosa avrebbe scatenato l’ira degli Ursini e il litigio è sfociato in una colluttazione che ha visto coinvolti anche il fratello e la madre di Enrico Ursini. Il ristoratore 43enne avrebbe infatti preso dalla tasca un coltello con il quale avrebbe colpito al braccio la madre di Enrico Ursini.

A quel punto sarebbe intervenuto un altro uomo, a cui le forze dell’ordine non hanno dato ancora un “nome”, che armato di pistola avrebbe esploso colpi di arma da fuoco contro Di Rosa. Il 43enne ristoratore è stato infatti ricoverato all’ospedale San Giuliano. Le sue condizioni di vita non sono gravi ma avrebbe il proiettile ancora conficcato nel fianco. Anche Enrico Ursini è rimasto ferito, un proiettile è entrato e uscito dalla mano che gli è stata medicata dai medici del nosocomio giuglianese.

Ieri sera, Enrico Ursini, il fratello e la madre sono stati tradotti alla caserma dei carabinieri. I tre Ursini, difesi dall’avvocato Luigi Poziello, non sono stati arrestati ma sono stati deferiti in stato di libertà. Sono stati denunciati per rissa, per favoreggiamento, per lesioni – quindi anche Di Rosa -, per il possesso d’arma da fuoco, ma né il coltello né la pistola sono stati rinvenuti dalle forze dell’ordine.

Non si sa conosce ancora il nome di chi ha sparato, al momento il colpevole sembrerebbe irreperibile. I carabinieri continuano a dargli la la caccia.

Secondo le ultime informazioni apprese, una telecamera di videosorveglianza, puntata davanti all’ingresso della pescheria, avrebbe ripreso tutte le fasi della lite. Gli occhi elettronici sono al vaglio dei carabinieri di Giugliano che sono quindi alle costole dell’uomo che ha sparato a Di Rosa.

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