Dopo l’incendio, si muove la Prefettura. A due settimane dal tremendo rogo che divampato nel deposito giudiziario di via Selva Piccola, pare che stiano arrivando da parte della Prefettura di Napoli le autorizzazioni al ritiro e alla rottamazione dei mezzi sequestrati.

Veicoli che furono affidati in custodia dalle forze dell’ordine alla ditta “Soccorsi stradali De Luca” sin dal lontano 1999, più di quindici anni fa, ammassati l’uno accanto all’altro.

Secondo fonti della polizia municipale, il deposito giudiziario era saturo dal 2006, ma il proprietario aveva ricevuto dalla Prefettura di Napoli un invito a ritirare i veicoli dall’area soltanto nel febbraio del 2014. Il titolare della ditta avrebbe portato a termine tutte le procedure burocratiche del caso e attendeva l’autorizzazione a procedere alla rimozione dei mezzi proprio dalla Prefettura. Autorizzazione che, però, non è mai arrivata ed il 31 agosto buona parte dei veicoli custoditi nel deposito sono andati in fiamme.

La Prefettura, per non pagare i costi di smaltimento, non ha autorizzato, prima di oggi, la demolizione dei veicoli sequestrati.

Intanto, il Partito Democratico attacca l’assessore alla legalità Grauso reo, secondo i democratici, di aver offeso la cittadinanza con la sua battuta “siete un popolo focoso” scritta in un post su Facebook poco dopo l’incendio . “L’assessore non merita di rappresentare i cittadini, chiediamo le sue immediate dimissioni perché con la salute dei cittadini non si scherza” – sostiene il PD. L’assessore, però, ha preferito glissare e non rispondere alle accuse dei democratici.

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