Si setaccia l’hinterland, comune per comune, per scovare i banditi che hanno ucciso senza scrupoli  Anatoliy, l’uomo intervenuto nel supermercato a seguito di una rapina dal bottino di  300 euro. Purtroppo gli indizi per adesso sono troppo pochi e neanche le immagini di videosorveglianza stanno aiutando gli investigatori a venire a capo di questa triste e tragica vicenda. I banditi hanno agito con cautela coprendosi volto e mani e usando uno scooter Honda sh rubato a Pomigliano il 7 agosto. Neanche la targa del mezzo quindi aiuterà le forze dell’ordine a risalire ai responsabili.

 

L’omicidio sabato sera, all’interno dei supermercati Piccolo, a ridosso del popolare quartiere della Cisternina. La vittima, che si trovava con la figlioletta nell’esercizio commerciale, assiste all’intera rapina. Così, dopo aver messo al riparo la piccola seduta nel carrello, è tornato sui suoi passi affrontando i malviventi. Lì ne nasce una colluttazione. Anatoliy ha la meglio in un primo momento ma l’altro complice gli spara contro due colpi che lo raggiungono alla gamba destra e alla milza. Poi con estrema freddezza, il bandito, ha inferto altri due colpi alla nuca con una penna. Poi fuggono lasciando il bottino e la vittima in una pozza di sangue.

 

Inutile ogni tipo di intervento sia del personale del supermercato che dei sanitari giunti poi sul posto. L’uomo è morto ed ora le forze dell’ordine danno la caccia, senza sosta, ai due banditi.

 

“Onoreremo in ogni modo il coraggio di un uomo perbene che si è opposto alla prepotenza” ha detto il titolare del supermercato Michele Piccolo al quotidiano il Mattino. “La famiglia di Anatoliy ora è anche la mia”, ripete l’imprenditore “ e me ne occuperò”.

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