Appicca un vasto incendio nei boschi per farsi arruolare. E’ accaduto in provincia di Caserta dove un 36enne, Tommaso Palumbo, per aumentare «l’allarme sociale e rendere necessario il suo arruolamento tra i volontari della Protezione civile comunale» ha appiccato un rogo.

La mattina del 5 luglio Palumbo è stato visto scendere da una Fiat 500, risultata intestata alla moglie; ha dato fuoco con un accendino a fogli di carta con cui ha appiccato il rogo alla vegetazione secca ai bordi della strada. In breve l’incendio si è propagato fino a coprire a 25 ettari di bosco, costringendo il Corpo Forestale a intervenire con cinque unità. Un rogo di vastissime dimensioni tanto che sono intervenute 12 unità del servizio antincendio boschivo della Regione, un elicottero e due Canadair che hanno effettuato 60 lanci d’acqua in oltre 10 ore di intervento. Il rogo è stato spento solo il giorno dopo.

Dagli accertamenti della Forestale è poi emerso che al Comune di Falciano era in corso la selezione dei volontari della Protezione Civile, che pur non prendendo stipendio, percepiscono rimborsi spese; anche Palumbo era iscritto negli elenchi.

Il 36enne è finito ai domiciliari su ordine del gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, accusato di incendio boschivo di natura dolosa. Le indagini, coordinate dalla Procura, sono state realizzate dal Nucleo Investigativo del Corpo Forestale dello Stato di Caserta con il supporto della stazione di Castel Volturno attraverso dispositivi di «cattura foto-video».

 

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