Otto misure cautelari, di cui sei arresti, sono state eseguite dai Carabinieri del Noe nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Napoli sui rapporti con i clan dei Casalesi relativi ad appalti per la metanizzazione in vari comuni del Casertano. Fra i destinatari di un’ordinanza in carcere vi è anche l’ ex presidente della Cpl, Roberto Casari, già ai domiciliari. Delle otto misure cautelari, quattro sono ordinanze di custodia in carcere, due ai domiciliari e due sono divieti di dimora.

Un divieto di dimora è stato disposto nell’inchiesta sulla Cpl Concordia nei confronti dell’ex parlamentare ed ex componente della Commissione Antimafia Lorenzo Diana. Nell’ordinanza è contestato il reato di abuso di ufficio. Diana è indagato dalla Dda anche per concorso esterno in associazione mafiosa per gli appalti alla Concordia.

“Non ho letto ancora il provvedimento – ha detto in proposito l’ex parlamentare interpellato dall’Ansa – e cosa mi si addebita. Mi sembra di essere tra un sogno e Scherzi a parte“. Lorenzo Diana, 66 anni, originario di San Cipriano d’Aversa (Caserta), è molto noto per il suo impegno e la sua lotta contro la camorra e la criminalità organizzata. E’ stato più volte minacciato dal clan dei Casalesi che progettò anche di ucciderlo. Roberto Saviano lo cita in “Gomorra” indicandolo come un eroe della lotta alle mafie. E’ stato deputato dei Democratici di Sinistra dal 1994 ed è stato componente delle Commissioni Lavori Pubblici ed Antimafia. Nel 1996 è stato eletto al Senato ed è diventato Segretario della Commissione antimafia. Nel 2001 è stato rieletto alla Camera con l’Ulivo. Fra i riconoscimenti attribuitigli, vi è anche il Premio Borsellino 2008.

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