In sei sotto ad un ombrellone in un cortile di un palazzo a discutere chissà di che cosa. Di certo si sa che il gruppo appartiene  alla cosiddetta “alleanza di Secondigliano”, ovvero quel patto tacito che intercorre tra il clan Mallardo e i Contini. Un legame stretto molti anni fa tra le due cosche volto alla spartizione di affari loschi. Di cosa discutessero è difficile sapere ma gli investigatori sono convinti che su quel tavolo di via santa Caterina c’era qualcosa di grosso.

 

Il summit si svolgeva tra l’altro in pieno giorno nel cuore della città. E nel cuore della città i carabinieri hanno dato una prova di forza e soprattutto la dimostrazione della presenza dello Stato. L’intervento dei militari è infatti avvenuto sotto gli occhi di tutti. Qualcuno aveva pensato addirittura ad una sparatoria dato che i militari erano muniti di giubbotti anti proiettili. L’intervento è stato massiccio. I carabinieri hanno completamente circondato la zona, alcuni si sono calati dai balconi, altri hanno scavalcato il muro. I sei sono stati completamente braccati. Impossibile per loro fuggire. Non si escludeva che alcuni fossero armati per questo l’allerta era massima.

 

Ora c’è da capire di cosa discutessero gli esponenti dei vari clan. Riorganizzazione del sistema dopo la morte di Feliciano? Spartizione di affari? In zona poche settimane fa furono anche ritrovate delle armi. Cosa sta accadendo a Giugliano?

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