Emergenza rifiuti a Melito, Amente critica il sindaco Carpentieri: “Vedere le scene a cui stiamo assistendo a Melito da qualche settimana, da ex sindaco e da comune cittadino, mi ha disgustato. I cittadini melitesi non meritano di subire i disservizi che stiamo vivendo in questi giorni, anche alla luce del fatto che oggi a Melito si paghi la tassa dei rifiuti tra le più alte d’Italia”.

Il tutto dopo l’emergenza causata dall’agitazione dei dipendenti addetti alla raccolta dei rifiuti nel passaggio di cantiere tra la Multiservizi e la Senesi. “Non è possibile assistere a questi spettacoli davvero indegni di un paese civile”.

“E’ un’amministrazione fallimentare ed è sotto gli occhi di tutti – ha concluso  Amente – e sono pronto ad inviare tutti i documenti alla Corte dei conti perché non è possibile che in cinque anni, da quando si è insediato Carpentieri, la Melito Multiservizi abbia accumulato un debito di circa quattro milioni di euro”.

La risposta del sindaco Venanzio Carpentieri non è tardata ad arrivare: “Antonio Amente parla del tema dei rifiuti a Melito, lanciando strali contro l’attuale Amministrazione? Amente, tra il 2008 ed il 2010, nonostante ripetuti annunci di avvio del ‘porta a porta’, ha conseguito percentuali di raccolta differenziata oscillanti fra il 3 ed il 18%. Parlo dell’Amente  che nel corso del suo mandato ha aumentato la tassa sui rifiuti del 67%, scaricando così sui cittadini i costi straordinari sostenuti dalla Melito Multiservizi per l’emergenza rifiuti di quegli anni. L’inatteso momento di difficoltà che abbiamo vissuto nella gestione dei rifiuti – ha spiegato Carpentieri – è causato da una vertenza economica tra i lavoratori del settore e la Melito Multiservizi in liquidazione, rispetto alla quale il Comune è estraneo, avendo pagato ogni mese, fino all’ultimo centesimo, i costi del servizio di igiene urbana”.

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