Già erano stati presi mentre preparavano una rapina a Lucca in Aprile, oggi Giuseppe Topo e Antonio Pennacchio, due rapinatori giuglianesi, sono stati accusati, inchiodati dalle telecamere, di un rapina fatta a fine gennaio sempre in Toscana.

LA PRIMA RAPINA. I responsabili della rapina da 20mila euro dello scorso 29 gennaio a San Miniato Basso sarebbero due cittadini italiani originari della provincia di Napoli, rispettivamente di 47 e 36 anni. I due uomini sono stati tratti in arresto con custodia cautelare agli arresti domiciliari. Circa 5 mesi fa i malviventi avevano manomesso un infisso sul retro dello stabile nel pomeriggio, entrando ed aspettato il momento della chiusura, per poi irrompere davanti agli impiegati, minacciandoli e facendosi consegnare i soldi. Fra questi c’era anche una donna in avanzato stato di gravidanza.
LA RAPINA SVENTATA A LUCCA. Indagando su tale episodio i Carabinieri che sono giunti all’identificazione dei due soggetti, uno dei quali era ancora residente e domiciliato in provincia di Napoli e solito raggiungere la Toscana soltanto durante i fine settimana, trovando appoggio presso un suo corregionale da più tempo trasferitosi a Monsummano Terme. Dall’osservazione dei movimenti si è passati all’azione quando i rapinatori stavano preparando un colpo ad aprile alla Cassa di Risparmio di Lucca ubicata nel Comune di Larciano, provincia di Pistoia. In quel caso erano armati di pistola, ma sono stati arrestati prima di agire.
ARRESTI DOMICILIARI. Oggi l’esecuzione della nuova misura cautelare, che li sottopone al regime degli arresti domiciliari presso le loro abitazioni, rispettivamente nei comuni di Monsummano Terme e Giugliano in Campania.

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