Operazione anticamorra a Castellammare: quattordici arresti all’alba nell’ambito di una vasta operazione della Polizia di Stato coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. I poliziotti della Squadra Mobile partenopea e gli uomini del Commissariato di Castellammare di Stabia stanno dando esecuzione a quattordici ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Napoli nei confronti di altrettante persone accusate di estorsione ed associazione a delinquere di stampo camorristico.

Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno avuto ad oggetto una serie di delitti contro il patrimonio (estorsioni), la persona (violenza privata) e l’ordine pubblico (violazioni in materia di armi ed esplosivi), aggravati dal metodo e/o dalla finalità mafiosa, perpetrati negli anni 2013-2016 ai danni di imprenditori, esercenti commerciali e professionisti operanti nei territori di Castellamare di Stabia, Pompei, Gragnano, Pimonte ed Agerola.

Dalle investigazioni è emersa la perdurante operatività, nei suddetti territori, di diverse storiche organizzazioni camorristiche, tra loro sostanzialmente alleate, ciascuna delle quali ha continuato ad imporre costantemente “il pizzo” nei territori di rispettiva competenza, avvalendosi della propria forza d’intimidazione.

Tragli arrestati anche i boss dei Monti Lattari del clan Afeltra-Di Martino. In carccere con gli imprenditori Adolfo Greco e Teresa Martone sono finiti Liberato Paturzo detto coco de sempre uomo impresa del clan D’Alessandro, e poi Francesco Afeltra, Raffaele Afeltra, Michele Carder, Raffaele Carole, Giovanni Cesarano, Antonio Di Martino, Luigi Di Martino, Vincenzo di Vuolo, Attilio Di Somma, Nicola Esposito detto o’ mostro, boss del clan Cesarano, Aniello Falanga e Giovanni Gentile di Agerola. Ai domiciliari efrnea invece Teresa Martone. I suoi figli Pasquale e Vincenzo D’Alessandro risultano indagati.

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