Spazi pubblici sottratti alla cittadinanza. Questa l’ultima inchiesta che coinvolge il comune di Aversa. Si tratta di indebita occupazione da parte di privati di parcheggi, verde pubblico e parchi giochi. Da un’indagine della guardia di finanza di Caserta è emerso come il comune di Aversa ha subito e tollerato l’occupazione delle aree con indebita sottrazione alla disponibilità dei cittadini aversani, di numerose aree da destinare invece a servizi pubblici. In alcuni casi, a causa dell’inerzia dell’amministrazione comunale, le aree sono state definitivamente sottratte alla disponibilità per intervenuta usucapione. Per questo motivo le fiamme gialle hanno notificato al sindaco e ad alcuni dirigenti del Comune di Aversa “inviti a dedurre” relativi alla vicenda.

Secondo gli uomini della guardia di finanza il 73% degli standard ricadenti nel territorio comunale aversano di fatto sono irregolarmente occupati da privati. Insomma spazi pubblici sottratti alla cittadinanza da privati, attività commerciali.

L’analisi dei documenti acquisiti ha evidenziato come solo dal 2003 l’amministrazione comunale ha cominciato ad interessarsi delle aree standard di sua proprietà effettuando un primo censimento, giungendo poi nel 2006 all’elaborazione di un apposito regolamento comunale per disciplinare la materia, comunque mai adottato. L’inchiesta contabile vede coinvolti quali presunti responsabili del danno erariale alle finanze comunali quantificato in circa un milione e mezzo di euro, il sindaco Domenico Ciaramella, i due dirigenti dell’Area Tecnica Gennaro Pitocchi e Elio Florio), il dirigente dell’Ufficio patrimonio Claudio Pirone.

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