Prima un boato, poi il silenzio ed un coro che si alza piano piano per impossessarsi di tutto il lungomare di Napoli. E’ mezzanotte. All’inizio non si distinguono bene le parole poi, piano piano, ci si fa l’orecchio: “Ciro vive con noi” dicono gli oltre 250 ultras della Curva A e della Curva B, oltre mille fumogeni ad illuminare di rosso la notte partenopea. Un ricordo vivido, quello di Ciro, per commemorare un ragazzo morto per difendere delle persone, mentre stava andando a vedere la partita della sua squadra del cuore che quella sera si sarebbe giocata, e poi vinta, la Finale di Coppa Italia all’Olimpico contro la Fiorentina.

Una scena bellissima e toccante, soave. Tante lacrime, tanta commozione per Ciro ma anche tanta rabbia per la fine ingloriosa del giovane di Scampia, poi un lunghissimo applauso, per un omaggio che non potrà mai essere dimenticato.

 

 

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