È un concerto atteso. Un live desiderato. Un’esperienza privata e collettiva. Una reale epifania. La Maschera sul palco del Lanificio25. In una data speciale, sabato 25 aprile 2015.
Cinque i musicisti della band napoletana che in autunno ha debuttato ufficialmente nel music biz con l’album intitolato “’O vicolo ‘e l’alleria” su etichetta FullHeads. Tre i videoclip assai wanted sulle piattaforme digitali: “Pullecenella”, “La confessione” – il vero primo singolo estratto dal disco, accompagnato dalla recitazione dell’attore Massimo Andrei – e “N’ata musica”, il secondo singolo estrapolato dalla loro collezione di inediti. È, questa, la vera primizia di una primavera che vede il ritorno dal vivo nella città del golfo del gruppo guidato da Roberto Colella (voce/tastiera/chitarra/flauto) e completato da Vincenzo Capasso (tromba) Eliano Del Peschio (basso) Marco Salvatore (batteria) e Alessandro Morlando (chitarra elettrica).

Giovani artisti – l’età media è 24 anni – che dall’hinterland hanno fatto capolino nel corpo di Napoli. Nei suoi verbi, nelle sue immagini. Nello spirito inquieto e spiritoso, audace e gioioso. Così è sacrosanto che sabato 25 il club che negli ultimi mesi ha accolto i principali live della stagione apra le sue porte a una band che è appena al primo gradino della sua intensa biografia. «Per noi, profondamente innamorati della nostra cultura, suonare a Napoli dopo quasi 5 mesi di assenza rappresenta più di un concerto – dichiara Roberto Colella – Più d’ogni cosa sabato 25 sappiamo che accadrà uno scambio di emozioni forti, di sensazioni e “sapori” che solo questa città e la sua gente, nel bene o nel male, sa darti! Suoneremo per voi, insieme a voi. Canteremo forte, insieme alla vostra voce … al Lanificio25 nel giorno della Liberazione. L’emozione c’è in ogni millimetro di pelle. E ci saranno amici/musicisti che vogliono condividere la nostra gioia sul palco: Dario Sansone, Oyoshe, Bruno Senese e il suo gruppo di tammorre! Vi aspettiamo in tanti e siate generosi di energia!!».

La Maschera è una zattera tra i ritmi. È folk metropolitano generato dalla canzone d’autore. È blues mediterraneo procreato da liriche suburbane. È swing esilarante che non trascura il pathos antico. Sa essere speziata bossa nova/flamenco, istantaneo dub e pura colonna sonora da cinema.

Lo raccontano le nove tracce inedite di “’O vicolo ‘e l’alleria”, viaggio letterario che allude con spericolata fantasia a un cosiddetto non-luogo, a un territorio dello spirito. A un’oasi di cui ognuno va alla ricerca esprimendo il desiderio coraggioso e sognatore di riconoscersi, riscoprirsi, ritrovarsi. I retroscena sono tutti dentro un giardino di canzoni: “Smile on Your Face” “Amarcord”, “’O marenaro”, “Gente ‘e nisciuno”. “So’ sempe stato ccà”, “Fujetenne”. E tra un ritornello e l’altro, alcune hit firmate Almamegretta, Napoli Centrale, ‘E Zezi, Enzo Gragnaniello. L’avvertimento resta immutato: «Scriviamo canzoni per rivelarci».

Siete pronti a indossare La Maschera?

A fine concerto, l’euforico dj-set di Mariano Rano.

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