I socialisti di Giugliano in merito alle ultime vicende scaturite delle primarie del PD locale sentono l’obbligo di esprimere il proprio parere politico sull’accaduto.

Si potrebbe esordire dicendo : l’avevamo detto!

Non lo diciamo perché non sarebbe produttivo di alcuna soluzione di un  problema creato esclusivamente dal PD, dai suoi vertici e dalle sue rappresentanze  istituzionali, sia provinciali che nazionali.

La ferma volontà di indire delle primarie interne al solo PD è stato un atto di irresponsabilità politica che come socialisti abbiamo sottolineato nel nostro documento pubblico,  prodotto molto prima che la vicenda scoppiasse in tutta la sua inutilità politica. Il nostro documento ha prodotto sberleffi , da parte di alcuni dei quattro candidati, tesi a sottolineare lo scarso peso elettorale della nostra formazione politica. Eppure bastava riflettere un attimo per capire che chiunque avesse vinto, come abbiamo scritto, sarebbe stato vincitore di una guerra tra nani. Una inutile guerra fatta giocare da chi ritiene che la democrazia ed i suoi riti vadano sospesi nella nostra città, probabilmente per motivi razziali ed antropologici.

Senza voci contrarie si sono indette le primarie, si è sottolineata la partecipazione di oltre 10000 cittadini alla scelta del candidato sindaco del PD, si è esultato per la partecipazione corale e democratica di una larga fetta della popolazione all’evento per poi accorgersi che il vincitore era destinatario di un avviso di garanzia. È chiaro che per noi che amiamo la costituzione italiana un cittadino è colpevole dopo tre gradi di giudizio e che un avviso di garanzia o un rinvio a giudizio non equivalgono ad una condanna ed è anche chiaro che una formazione politica può darsi delle regole che in nome della trasparenza e della legalità individuino nei propri candidati persone immacolate e prive di ogni macchia.

Allora sorge il dubbio che la notizia che il candidato a presidente della regione Campania abbia subito una condanna, non un avviso di garanzia o un rinvio a giudizio ma una condanna, sia una notizia falsa perché non si spiegherebbe la diversa valutazione delle candidature.

Queste , però, sono scelte interne al PD che come tali valutiamo.

Avevamo espresso, sia in sede provinciale che in sede locale, nell’incontro con segretario del circolo di Giugliano del PD e del candidato a sindaco, la nostra volontà ad appoggiare il candidato PD vincitore delle primarie, chiunque fosse stato, ed ad appoggiarlo con una lista socialista che avrebbe espresso il suo limitato peso elettorale ma sua grande storia politica in appoggio ad una coalizione che trainasse Giugliano fuori da un periodo buio di sospensione delle garanzie di partecipazione.

Una coalizione che doveva andare a colmare quel  vuoto di rappresentanza che ha privato i cittadini di Giugliano della facoltà di far valere le proprie ragioni sia nella scelta, già decisa nelle stanze del potere, di allocare il termodistrutture sul nostro territorio, sia di valutare e controllare le attività di bonifica e, soprattutto, gli esiti delle indagini propedeutiche a queste per sapere e capire quali veleni siano stati individuati nelle attività poste in atto sinora.

Sicuramente il prossimo futuro vedrà Giugliano al centro di importanti attività di bonifica e se sono auspicabili tutte le forme di controllo che impediscano che i flussi finanziari per queste attività vadano nelle mani di chi ha prodotto il disastro, a tutti i livelli, è necessario che la partecipazione democratica, espressa nella forme di rappresentanza istituzionali, sia la più forte possibile, che  non sia calata dall’alto ma nasca dal voto della gente e dalla volontà dei cittadini. Ogni operazioni, seppure compiuta con le più nobili intenzioni, che prescinda dal popolo e dalla gente oltre a violare il normale corso della democrazia emanerebbe strani odori di volontà lontane tese a privare i cittadini del Giuglianese del diritto di sapere perché in tanti sono stati ammazzati dal cancro e dalle neoplasie.

Nel condannare i silenzi che hanno preceduto la vittoria di Antonio Poziello e nel ribadire la stessa condanna per i clamori che l’hanno seguita i socialisti di Giugliano comunicano che si riservano di decidere se e come partecipare alle elezioni amministrative del 31 maggio.

Il segretario cittadino

Antonio Ferraro

Comunicato stampa

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