Dobbiamo dire la verità anche noi quando ci siamo accorti di questo dato siamo rimasti scioccati. Abbiamo fatto e rifatto i conti ma la situazione non cambiava: a Giugliano paghiamo la tassa sui rifiuti più alta d’Italia. Una tariffa schizzata con l’introduzione della nuova Tares che proprio nella città più inquinata del paese raggiunge quote impensabili in altre regioni.

Per anni Napoli è stata classificata come la più esosa per l’odiata tassa sui rifiuti ma quest’anno Giugliano la batte clamorosamente: 775 a 538. Una casa di 100 metri quadri abitata da 4 persone nel capoluogo costa 538 euro l’anno. A Giugliano invece tocca pagare ben 775 euro, ben 237 euro in più: il 44%. Il paragone e’ lo stesso per Salerno dove per una fattispecie simile si paga 500 euro e si vive in una città tra le più pulite d’Italia.

Il confronto con le città del nord poi non regge proprio: nella ricchissima Milano si arriva a pagare sempre per 100 metri con 4 persone 400 euro. Con un risparmio rispetto a Giugliano di 375. Meno della metà rispetto a noi pagano i Bolognesi che si fermano a 336 euro.

Uno potrebbe pensare che è una questione meridionale ed invece niente: così come siamo primi in Campania siamo primi anche nel Sud: Palermo paga 450, Catanzaro 327, Bari 351.

Una sproporzione assurda che dovrebbe almeno regalarci una città pulita ma che invece affonda nel degrado.

A questo punto ci aspettiamo di capire dal Comune come valutano questo dato: se queste tariffe più alte d’Italia sono dovute al fatto che pagano in pochi o da altri motivi. Con la Tares si copre il costo del servizio rifiuti ed altri servizi indivisibili a questo punto i cittadini devono pretendere la massima trasparenza su tutto.
Vivere nella città più inquinata d’Italia e pagare la tassa per i rifiuti più alta in assoluto e’ una beffa che i Giuglianesi non meritano affatto.

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