MADE IN SPAIN Gli azzurri partono forte. Javi Rodriguez disegna un arcobaleno perfetto per Botta che si coordina e calcia al volo: Martino sporca in angolo. Al 4’ la pressione iniziale del Napoli trova lo sbocco naturale nella rete del suo terminale offensivo: Pedrito si trascina dietro il diretto marcatore e con una puntata velenosa mette fuori causa Martino. Passa un minuto e l’asse tutto spagnolo Pedrito-Javi porta il laterale a tu per tu con Martino, ma il tentativo di aggiramento non riesce. Il primo squillo del Corigliano arriva al 6’ con Japa, ma Soso è attento. Al 9’ Ivan Oranges butta nella mischia anche Michele Pantanella: il talento dell’Under 21 tiene bene il campo, si prende un buon minutaggio e si propone anche con una conclusione respinta da Martino. Al 13’ il Corigliano si rende ancora pericoloso con il suo uomo migliore, Leandrinho, la cui assenza dal campo per un mese e mezzo ha messo in difficoltà le rotazioni di Toscano. L’ex Fuente trova ancora la parata di Soso, sul tap in Japa centra il palo. Dall’altra parte il Napoli cerca sempre Pedrito, che fa letteralmente a sportellate con gli avversari nella metà campo calabrese e prende qualche colpo proibito proprio sotto gli occhi dell’arbitro Malfer, che osserva ma lascia proseguire in più di una circostanza. Nel finale gli azzurri tornano ad esercitare una grande pressione. Al 17’ Javi cerca Pedrito sul secondo palo con un tracciante laser che il pivot non trasforma in gol per questione di centimetri. Al minuto 19 Pedrito quasi fotocopia l’azione del vantaggio ma trova Martino sulla sua strada. L’appuntamento col raddoppio è solo rimandato. Passano venti secondi e il pivot spagnolo si traveste da Hulk. Sfonda sull’out di destra, resiste all’ennesima carica e scaraventa il pallone in area. Javi Rodriguez si tuffa letteralmente sulla sfera e in stile rugbystico, entra in porta col pallone e sigla il 2-0 napoletano. Qui finisce il primo tempo

DON ALEJANDRO La partenza azzurra nella ripresa è da brividi. Passano appena 14’’ e il Corigliano trova il gol che riapre il match. La rete nasce da una carambola spaventosa, risolta da uno sfortunato tocco di Botta con la porta sguarnita. La rete restituisce vigore al Corigliano e annacqua le certezze degli azzurri, che vivono cinque minuti di parziale annebbiamento. Soso salva su Japa, poi si sdraia per rintuzzare una giocata di Dentini. Poi Bertoni è bravo a spazzare l’area sull’ennesima incursione di un indiavolato Leandrinho. Vega prova ad alleggerire la pressione con un taglio laterale che mette in crisi la retroguardia calabrese: l’angolo di tiro però è proibitivo e la palla finisce sull’esterno della rete. Al 6’ Leandrinho scappa via alla marcatura morbida di Pedrito e con un delizioso scavino supera Soso. 2-2, tutto da rifare. Il pareggio, complice la netta sconfitta del Sestu a Roma, assicurerebbe comunque la posizione di vantaggio in ottica play-out. Ma il pensiero non sfiora neppure gli azzurri, che vogliono giocarsela fino all’ultimo minuto. La gara diventa una staffetta senza soluzione di continuità: gli azzurri vanno vicinissimi al 3-2 con Javi ma rischiano l’imbarcata in ripartenza. Vega calcia alto sugli sviluppi di una punizione, poi Urio fa correre un brivido sulla schiena della tribuna napoletana quando stampa sulla traversa un gran sinistro, toccato da Soso. Se al Corigliano va bene anche il pari, gli azzurri non fanno calcoli e al 16’ concretizzano un buon momento con Vega, bravo a trovare l’angolino basso con la porta semi sguarnita dopo l’ennesima accelerata spacca partita di Pedrito. Subìto il 3-2, il Corigliano mette subito il portiere di movimento. Gli azzurri difendono bene, ma Leandrinho – sempre lui-  scappa dai radar e va vicino al nuovo pareggio. A 42’’ dalla fine sembra fatta quando Vega ruba palla e calcia dai 25 metri. Il pallone però si stampa sul palo e c’è ancora da soffrire. A 14’’ dalla fine Leandrinho si immola sul secondo palo e blocca il respiro dei tifosi azzurri, per un attimo lunghissimo che segna lo spartiacque della gara. La palla non entra e il Pala Cercola torna a respirare, liberando l’urlo di gioia per il 3-2 finale che allunga la speranza fino a sabato prossimo, quando gli azzurri battendo il Kaos potrebbero cogliere un’incredibile salvezza diretta. Crederci non costa nulla. Quella che fino a poche settimane fa sembrava una pazzia, da stasera è un sogno realizzabile.

SALA STAMPA “Abbiamo già compiuto qualcosa di molto positivo – commenta il tecnico azzurro Ivan Oranges al termine del match – perché da stasera possiamo dire di aver lasciato l’ultimo posto in classifica e di essere in una posizione di leggero vantaggio per gli eventuali play-out. Ma a questo punto non dobbiamo accontentarci. Il nostro obiettivo era vincere stasera per giocarcela fino all’ultimo minuto col Kaos. Non abbiamo nulla da perdere e affronteremo la prossima partita con lo stesso spirito combattivo che ci ha accompagnato in questo girone di ritorno”.

Sulla stessa lunghezza d’onda del tecnico anche il capitano Vincenzo Botta. “Abbiamo il dovere di credere nella salvezza diretta fino alla fine – queste le parole di Botta -. Questa possibilità ce la siamo guadagnata sul campo, con un grande girone di ritorno in cui abbiamo voltato pagina. Adesso dobbiamo dare il massimo, senza risparmiarci”.

NAPOLI-FABRIZIO CORIGLIANO 3-2 (2-0 p.t.)
NAPOLI: Soso, Botta, Javi Rodriguez, Pedrito, Vega, Galletto, D’Avalos, Bertoni, Pantanella, Milucci, Pazzi, Bellobuono. All. Oranges

FABRIZIO CORIGLIANO: Martino, Ariati, Leandrinho, Vieira, Delpizzo, Schiavelli, Dentini, Urio, Caravetta, Lento, Lo Buglio, Vangieri. All. Toscano-Cimino

MARCATORI: 4’19’’ p.t. Pedrito (N), 18’38’’ Javi Rodriguez (N), 0’14’’ s.t. aut. Botta (N), 5’30’’ Leandrinho (C), 15’36’’ Vega (N)

AMMONITI: Leandrinho (C), Vieira (C)

ARBITRI: Alessandro Malfer (Rovereto), Andrea Campi (Ciampino) CRONO: Antonio Sessa (Foggia)

 

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