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E’ stato condannato a 17 anni il killer che insieme a Domenico D’Andò fece a pezzi e uccise Luigi Ferrara, 43enne di Casoria, e Luigi Rusciano, 53enne di Mugnano. La sentenza nei confronti del ragazzo è stata emessa ieri mattina dal Tribunale dei Minorenni di Napoli.

Il pubblico ministero aveva invocato una pena più severa, 24 anni, in considerazione dell’efferatezza dell’omicidio. I due furono “macellati” in un appartamento a Giugliano, con roncola e coltelli, e i resti furono trasportati a bordo di una Lancia Y, affittata per l’occasione, per poi essere sotterrati nelle campagne di Afragola, alle spalle della Stazione dell’Alta Velocità, tra erbacce e arbusti. Il movente del delitto fu il controllo delle sigarette di contrabbando nell’area nord di Napoli nell’ambito del clan degli “Scissionisti”.

D’Andò, invece, 24 anni, nipote del ras degli Amato-Pagano, Pietro Caiazza, complice del 17enne nel duplice omicidio, è attualmente sotto processo presso la Corte di Assise di napoli e rischia la condanna all’ergastolo. Gli investigatori non escludono che i due abbiano agito con la complicità di altri soggetti, i quali avrebbero teso la trappola mortale a Ferrara e Rusciano nell’appartamento di Giugliano per poi ucciderli a coltellate.

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