Gli investigatori si sono ritrovati dinanzi ad una scena raccapricciante. Madre e figlio riversi sul letto in una pozza di sangue. Non c’è stato nemmeno bisogno di allertare il 118. I due erano già morti. Il piccolo Gaetano avvelenato dalla mamma e lei, Anna, vittima di se stessa,  che si è accoltellata. Prima ai gomiti, poi alle vene, infine al collo. Colpi netti e decisi.

 

La donna ha deciso di farla finita a causa, probabilmente, della fine della relazione con il marito.

 

L’uomo è stato convocato in caserma dai carabinieri poco dopo aver ricevuto la notizia. Su di lui i primi sospetti, dileguatisi immediatamente: non vive più in casa da tempo ed era a lavoro questa mattina.

 

Probabile che a spingere Anna verso questo estremo gesto sia stata la depressione o un attimo di follia e di ira. A scoprire i corpi senza vita e ad allertare le forze dell’ordine il fratello e la sorella di Anna Esposito, 32 anni, che si erano recati in via Kennedy per occuparsi del piccolo Gaetano.

 

Urla strazianti dinanzi ai due riversi sul letto. Poi la telefonata ai carabinieri. Sul posto sono giunti gli uomini del capitano Francesco Piroddi, gli agenti della scientifica che hanno effettuato tutti i rilievi del caso, e il magistrato di turno. Per almeno un paio di ore i militari hanno effettuato tutti i controlli, sentiti i vicini, e i due familiari che hanno ritrovato il corpo.

 

Sul posto  diverse persone straziate dall’uscita delle due bare. Prima la piccola portata da una sola persona tra le braccia poi quella della donna.

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