Nella mattina odierna i militari del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, coadiuvati dai Comandi Provinciali Carabinieri competenti per territorio, hanno dato esecuzione ad undici misure cautelari emesse per it reati di associazione per delinquere,  corruzione. corruzione internazionale, riciclaggio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Tali misure sono state emesse dal GIP del Tribunale di Napoli nell’ambito di una lunga e articolata indagine coordinate e diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli —Sezione Reati contro la Pubblica Anuninistrazione riguardante in modo specifico le opere di metanizzazione che hanno interessato i Comuni dell’isola di Ischia.

 

In particolare, le attivita investigative, iniziate nella primavera del 2013, hanno consentito di svelare l’esistenza di un articolato sistema illegale ruotante intorno alla CPL CONCORDIA (Cooperativa produzione lavoro, society leader nella realizzazione di strutture per il trasporto del gas nonche per il facility ed energy management) che si occupa della metanizzazione e, più in generale, della realizzazione di impianti energetici anche nel territorio della provincia di Napoli e della intera regione Campania.

 

In particolare e stato accertato il sistematico ricorso, da parte dei dirigenti della predetta cooperative, ad un modello organizzativo ispirato alla corruzione che li ha portati ad accordarsi con amministratori locali e pubblici funzionari. E’ infatti emersa l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata a commettere pia delitti contra la pubblica arnministrazione, segnatamente un numero indeterminato di delitti di corruzione, di turbata libertà degli incanti, in modo specifico relativi all’assegnazione/aggiudicazione di appalti e commesse concernenti i lavori di “metanizzazione” nei comuni dell’isola di Ischia.

 

E’ stato, altresi, accertato che tale sistema delinquenziale veniva alimentato e sostenuto da un circuito finanziario “opaco” localizzato in Tunisia che consentiva alla cooperative di disporre di somme di danaro in nero”, create mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti con una society tunisina (TUNITA s.a.r.I.), riconducibile alto stesso SIMONE. Somme poi utilizzate prevalentemente per pagare tangenti a pubblici ufficiali al fine di aggiudicarsi appalti pubblici. Come corrispettivo per l’aggiudicazione ed assegnazione dei lavori relativi alla “metanizzazione” del Comune di Ischia e alla successiva gestione in concessione di tali impianti, nonché per essere favorita ed accreditata presso i Sindaci degli altri Comuni dell’Isola di Ischia (Casamicciola, Lacco Amen°, Forio) consorziati per la realizzazione delle opere pubbliche di metanizzazione, la CPL CONCORDIA provvedeva a dare indebitamente al Sindaco di Ischia ed ai suoi familiari una serie di utility, e segnatamente:

 

– la stipula di due fittizie convenzioni (con la corresponsione del relativo importo), per gli anni 2013 e 2014, con Motel Le Ouerce di Ischia – albergo di propriety della famiglia del Sindaco Ferrandino Giuseppe- sottoscritte dal Presidente Casari e da Ferrandino, Giovanni Giuseppe, padre del sindaco Giuseppe Ferrandino, convenzioni che prevedono l’impegno da parte della Cpl Concordia ad erogare la somma di circa 165 mila euro, per ciascuna delle suddette annualità, alla società alberghiera della famiglia del sindaco a fronte dell’impegno della stessa società di “mantenere a disposizione” della Cpl, in persona deidipendetni che di volta in volta intendessero usufruire, 7 stanze di albergo per le stagioni estive 2013  e 2014, con ‘esclusione del periodo di agosto e per il Capodanno del 2013 – 2014;

– l’assunzione, da parte della CPL Concordia di Massimo Ferrando, fratello di Giuseppe Ferrando, quale consulente della medesima società, nonché l’assunzione di predetta società cooperativa di un giornale locale, diverso dal Golfo, sul quale avrebbe dovuto fare pubblicità;

– il pagamento di un viaggio in Tunisia, pagato dalla Cpl allo stesso sindaco Ferrandino

In carcere, su disposizione del gip Amelia Primavera, sono finiti oltre al sindaco di Ischia il fratello di questi, Massimo Ferrandino, il responsabile delle relazioni istituzionali del Gruppo CPL Concordia Francesco Simone, l’ex presidente Roberto Casari (andato in pensione il 30 gennaio scorso, ma secondo l’accusa ancora «regista» degli affari della cooperativa), il responsabile commerciale dell’area Tirreno Nicola Verrini, il responsabile del nord Africa Bruno Santorelli, il presidente del consiglio di amministrazione della CPL distribuzione Maurizio Rinaldi e l’imprenditore casertano Massimiliano D’Errico.

Arresti domiciliari, invece, per il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Ischia Silvano Arcamone, mentre per Massimo Continati e Giorgio Montali, rispettivamente direttore amministrativo e consulente esterno della CPL è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.

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